New York, muore dopo fermo della polizia
Un omone di 181 chili. Eric Gardner, 49 anni e alcuni precedenti per reati minori, non sembrava proprio un tipo facile da atterrare. Invece, il “gigante buono”, come lo chiama la moglie, è morto d’infarto dopo un fermo della polizia. La sua colpa? Aver venduto illegalmente sigarette.
Il suo cuore si è fermato sull’ambulanza che lo portava al pronto soccorso dopo essere stato malmenato da alcuni agenti. Sulla dinamica dei fatti, c’è poco da lasciare all’immaginazione. Un ragazzo di ventidue anni, infatti, ha ripreso tutta la scena col cellulare, cercando di fermare l’atteggiamento troppo brutale degli agenti. Eric rifiuta di porre le mani per essere ammanettato, e chiede di non essere toccato. Un poliziotto – Daniel Pantaleo – gli cinge il collo da dietro e lo atterra, mentre gli altri gli si fanno sopra per trattenerlo. Nel video shock, si sente l’uomo lamentarsi distintamente, ininterrottamente “I can’t breathe, I can’t breathe, I can’t breathe“. Poi, smette di muoversi e lamentarsi, nonostante gli agenti continuino ad assicurare che sta bene, intimando ai passanti di allontanarsi e smettere di riprendere. Ormai, però, c’è ben poco da fare.
Il sindaco di New York, Bill De Blasio, aveva rinviato il suo viaggio in Italia per fare chiarezza sulla vicenda e chiesto un’indagine approfondita; Pantaleo, intanto, è stato sospeso e gli sono stati ritirati pistola e distintivo. {ads1} Quella di alcuni giorni fa, però, non è che l’ennesima vicenda di violenza che vede al centro agenti della NYPD. E l’ennesimo video. In febbraio, infatti, una ripresa amatoriale aveva mostrato gli ultimi minuti del pestaggio che – a Oklahoma City – aveva portato alla morte Luis Rodriguez. Non sono tempi facili per i cops di New York. Solo tre mesi fa, l’account twitter ufficiale della Polizia @NYPDnews aveva lanciato una “call to action” ai suoi 97mila followers, invitando gli utenti a postare immagini assieme agli agenti utilizzando l’hashtag #myNYPD. Le foto dei twittatori più fortunati, si prometteva, sarebbero state pubblicate sulla pagina Facebook. Chi si aspettava facce sorridenti, dichiarazioni di simpatia e una patriottica adorazione per le forze dell’ordine, però, è rimasto deluso. Il ritratto della polizia newyorkese che gli utenti consegnano a Twitter è impietoso. Delle oltre 80mila foto twittate – che hanno fatto schizzare l’hashtag tra i Trend Topics e sulle pagine dei giornali di tutto il mondo – le immagini positive si possono quasi contare sulle dita di una mano. Le poche raffigurazioni di rapporti bonari tra poliziotti e cittadini si perdono nella miriade di maltrattamenti, abusi e violenze immortalati e consegnati alla rete. Epic fail nell’epic fail, l’account @NYPDnews sono state pubblicate solo quattro foto, scelte – ça va sans dire – tra quelle inviate dai simpatizzanti. Quella che doveva essere un’operazione-simpatia si è trasformata nell’ennesimo boomerang per la Polizia i cui metodi sono sempre più controversi e discussi. Metodi che, grazie agli smartphone e alla rivoluzione hi-tech, possono essere documentati e diffusi in tempo reale, alimentando il malcontento della popolazione e mostrando i lati oscuri di un’istituzione per cui è sempre più difficile lavare in casa i propri panni sporchi.
@costipiccola – video http://www.youtube.com/watch?v=5LSBpwmMnVM