News – James Brown diventa un film

“Signor Dinamite”, “Il Padrino del Soul”, “Il più grande lavoratore dello showbiz”. Il mito di James Brown porta con sé molti nomi. E stiamo per ritrovarli tutti in Get on Up, biopic grondante funk, soul, gospel e R&B, prodotto da Brian Grazer e Mick Jagger.

La leggenda torna in vita nel film di Tate Taylor (The Help), in uscita in Italia il 6 novembre, con Chadwick Boseman (James Brown), Nelsan Ellis, Dan Aykroyd, Viola Davis e Octavia Spencer; un racconto di formazione al microscopio, tra spiritualità e organi Hammond B3, passando per hit di successo come Please, Please, Please, 1956, a Living in America, 1985.

 

Get on Up è molto più di un riff televangelista: segue James Brown dall’infanzia, nelle baracche e i paesaggi rurali della Carolina del Sud, nel mezzo della Grande Depressione del ’33, tra abbandoni, abusi, riformatori, celle. Nessuno poteva dettare le regole: lui era destinato ad infrangerle. Da pugile amatoriale a musicista di strada, fino alla consacrazione di forza nella musica popolare. Lo stesso genere di musica che ha continuato a ispirare artisti Motown, jazz e blues, nonostante Brown resti un talento inclassificabile.

Rick Rubin ha scritto: «In un certo senso, James Brown è come Johnny Cash. Johnny è considerato uno dei re della musica country, ma ci sono molte persone che apprezzano Johnny pur non amando il genere country. Lo stesso vale per James Brown e l’R&B». Nel film di Taylor, Boseman trema, vacilla, incanta, suda; illumina e trafigge il palco, mettendo a fuoco genio e carisma di Brown: dal concerto all’Apollo Theater, Harlem, del 1962 al T. A. M. I. Show filmato nel 1964, dallo storico concerto del 1968 (Boston Garden) al “full-on funk” all’Olympia theatre di Parigi nel ’71, sotto le note da ballata di Try Me e Lost Someone o ritmi incalzanti come Out of Sight e Night Train […] (fonte Repubblica).

 

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