Calciomercato : Roma senza pietà
Il calciomercato della Roma condotto da Walter Sabatini è già partito col botto. Keita, Ashley Cole ed Emanuelson a parametro zero, Iturbe soffiato alla Juventus e con tutta probabilità, Astori scippato alla Lazio. Se non è fame di vittoria questa… Un mercato così spietato, in casa giallorossa non si vedeva da anni. Più o meno, da quando l’ amatissimo Franco Sensi decise di uccidere il campionato strappando lo scudetto dalla maglia dei cugini comprando Batistuta, Samuel ed Emerson.
Sicuramente i nuovi acquisti giallorossi non sono paragonabili ai tre che, insieme a Totti e compagni, scrissero la storia della Roma, ma la fame di vittoria sembra essere la stessa. {ads1} Un “mercato intelligente”. Questa la definizione utilizzata da Sabatini in conferenza stampa ad inizio stagione, una frase che aveva fatto tremare di paura molti tifosi, timorosi di trovarsi di fronte una campagna acquisti risicata e occasionale. Invece subito i primi colpi, a parametro zero: Keita, Emanuelson ed Ashley Cole. Due esterni sinistri ed un centrocampista centrale. I due terzini, fondamentali nello scacchiere di Rudi Garcia, andranno a colmare le lacune lasciate dal povero Balzaretti (fermo dal 2013) e da Dodo, quest’ ultimo venduto magistralmente all’ Inter da Sabatini per 9 milioni di euro (prestito ad 1,2 con obbligo di acquisizione a 7,8).
Dopo i primi affari portati a termine da Sabatini, era il momento del grande colpo. Iturbe era da mesi il nome più gettonato ed il profilo del giocatore si sposava alla perfezione con quello ricercato da Rudi Garcia, ma la più accreditata ad accaparrarsi l’ esterno offensivo argentino sembrava essere la Juventus. Il solito duello tra Roma e Juve, anche per Iturbe. Poi qualcosa si rompe, Conte lascia improvvisamente la Juventus e Sabatini infierisce: Iturbe alla Roma, 22 milioni di euro al Verona, più un corrispettivo variabile fino ad un massimo di 2,5 milioni di euro. La Roma è ufficialmente la regina del mercato in Italia. Il Napoli nel frattempo ha preso Michu, la Juve Evra e Morata (subito dopo infortunato, almeno 40 giorni di stop), il Milan Menez e Alex. Insomma, niente di roboante.
In casa giallorossa l’ entusiasmo è alle stelle. In parallelo con le grandi operazioni di mercato appena descritte, Sabatini ha dovuto gestire anche la difficile situazione Benatia. Il difensore marocchino era in procinto di andar via dalla capitale, in seguito al disguido con la società relativo ad un cospicuo ritocco dell’ ingaggio promesso l’ anno scorso al giocatore. Il difensore è tutt’ora ricercato dalle più grandi squadre d’ Europa, ma per ora sembra aver scelto di restare a Roma. Merito dei colloqui con Rudi Garcia e con il Presidente James Pallotta, ma anche di Walter Sabatini che finora non si è fatto ingolosire dalle onerose offerte giunte a Trigoria, facendo finalmente capire a tutti che, adesso, è la Roma a dettare le condizioni.
Presupponendo che Benatia rimanga, con il ritorno in Brasile di Toloi la Roma necessita di un quarto difensore centrale per completare il reparto. Si era fatto il nome di Vlaar, di Rolando e, addirittura, di un ritorno di fiamma per Toloi. Negli ultimi giorni invece, la notizia bomba: la Roma soffia Astori alla Lazio. I biancocelesti in effetti erano da diverse settimane sul giocatore, la la trattativa forse si è portata troppo per le lunghe. L’ idea di rubare il difensore ai cugini poi, ha già mandato in visibilio i tifosi giallorossi. La notizia è su tutti i giornali, ma manca l’ ufficialità, che a quanto pare potrebbe arrivare tra oggi e domani. A livello tecnico Astori non è sicuramente una prima scelta, ma grazie alla sua consolidata esperienza nel Cagliari, può garantire un certo rendimento almeno in campionato. Con la auspicata permanenza di Benatia e l’eventuale arrivo di Astori, Rudi Garcia potrà disporre di una rosa completa e competitiva. Inoltre, una vecchia volpe come Walter Sabatini, sa bene che il doppio furto di Iturbe e Astori nei confronti degli storici rivali avrà una risonanza mediatica notevolissima.
Complessivamente, ad acquisti di livello e cessioni remunerative ma indolori, la Roma ha aggiunto la capacità di fare la voce grossa sia in casa ( come nei casi di Benatia e Gervinho) che fuori, esercitando la propria superiorità nei confronti di tutte le squadre italiane e dettando le condizioni di mercato anche di fronte a società come il Manchester City o il Bayern Monaco. E questo, forse, è l’ acquisto più importante.
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