Il litorale romano e l’estate che non decolla
Stabilimenti mezzi vuoti, cabine sfitte, ombrelloni chiusi e pioggia. E’ crisi nera lungo il litorale romano. Per località come Ostia, Fregene, Anzio la stagione balneare 2014 si sta infatti rivelando una tragedia.
Molti additano la colpa alla crisi per cui anche una semplice cabina costa troppo e il prezzo non viene ammortizzato. Per altri invece la responsabilità è del meteo ballerino, per cui quelli che dovrebbero essere i mesi del gran caldo e del sole pieno sono stati invece caratterizzati da pioggia, nuvole e temperature sotto la norma. Insomma l’estate non decolla e il business del mare neanche.
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“Siamo fuori gioco”- dice Ruggero Barbadoro, presidente regionale della Fiab (Federazione italiana balneari)- “Per risolvere una situazione che si trascina ormai da qualche anno bisogna trovare insieme un sistema di investimenti per poter lavorare anche d’inverno. Se piove, turisti e romani non vengono”. Imprenditori balneari e ristoratori vorrebbero quindi trovare delle soluzioni per ovviare la crisi, cominciando da politiche turistiche che sappiano rilanciare l’immagine delle località. Si pensa anche a cabine stile mini-appartamenti che invoglino il turista a rimanere sulla spiaggia oppure a stabilimenti aperti tutto l’anno che incentivino l’offerta in bassa stagione e offrano la tintarella ai propri clienti proprio per fronteggiare una crisi che non accenna a diminuire.
Il problema però sul litorale romano è anche di tipo strutturale. C’è infatti una sola strada, la Via Pontina, che collega la capitale alle varie spiagge a sud di Roma. La strada regionale, oltre ad essere tra le più pericolose d’Italia, è anche solitamente molto trafficata. Cosa che spesso scoraggia i romani a mettersi in macchina per raggiungere l’agognato mare. Situazione che da luglio è anche peggiorata per via dell’apertura del parco giochi di Cinecittà World all’altezza di Castel Romano, verso il quale si prevede un afflusso di 3 milioni di turisti l’anno, numeri che rischiano di mandare ancora più in tilt la viabilità locale. Inoltre dopo i dati diffusi la scorsa settimana da Legambiente sull’alta percentuale di spiagge laziali inquinate in prossimità dei canali (da poco la spiaggia di Fiumicino è stata invasa dalla schiuma, immagini che hanno fatto il giro del mondo) i romani potrebbero essere ancora meno invogliati a dirigersi verso il mare. Insomma tra maltempo, poche bandiere blu, crisi economica e scarsa viabilità la stagione balneare del litorale romano non decolla, se poi ci aggiungiamo anche che ad Ostia giovedì scorso è stato avvistato uno squalo potrebbe rivelarsi proprio una vera catastrofe.