“Buongiorno, sono il sindaco” …
Dopo “Lo dico al sindaco” Ignazio Marino ne inventa un’altra: “Buongiorno, sono il sindaco”, un filo diretto a disposizione dei cittadini romani che potranno esporre direttamente all’interessato i loro problemi.
La novità è stata comunicata dal Campidoglio stesso, con una nota in cui si spiega come l’iniziativa tenda a rafforzare ulteriormente il rapporto diretto tra il sindaco ed i suoi cittadini, rapporto che l’amministrazione capitolina ha voluto costruire concretamente da subito attraverso l’istituzione dell’Ufficio del sindaco per i Rapporti con i Cittadini (URC), ma anche con “Lo dico al sindaco“, uno spazio di ascolto diretto sia in Campidoglio che nei diversi quartieri della città, in cui Marino stesso ed i suoi collaboratori fanno tappa a bordo di un camper.
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Il primo cittadino, emulando le lodevoli gesta di papa Bergoglio, non vuole essere da meno, così, armato di cornetta e numero di telefono, scende in campo e contatta personalmente coloro che si sono rivolti al Campidoglio per segnalare problemi o chiedere aiuto, comunicando loro la soluzione individuata. Marino dunque si avvicina alla vita e soprattutto alle problematiche dei suoi concittadini che ogni giorno devono barcamenarsi fra metro bloccate, autobus che non passano, traffico impazzito, allagamenti a ripetizione e, per non farsi mancare nulla, l’immondizia che in questi ultimi tempi la fa da padrona per le strade di Roma. Presto, si dice, farà una visita ai residence degli sfrattati (che, va detto, ancora attendono gli 800 euro di contributo per affittare un normale appartamento) e agli homeless della stazione Termini. Ma per il momento si dedica alle telefonate. L’iniziativa ha un che di lodevole, ma riuscirà Super-Ignazio a risolvere i problemi di tutti i romani?
Va detto che le prime due telefonate effettuate sono andate a buon fine. La prima è stata quella alla signora Cristiana, madre di Andrea, un 19enne affetto da autismo, alla quale il buon sindaco ha chiesto notizie sulle condizioni del figlio Il ragazzo purtroppo aveva frequenti eccessi di violenza nei confronti delle persone a lui vicine, così l’Urc ha raccolto l’appello della signora Cristiana, individuando una struttura pronta ad ospitarlo. Il ragazzo è stato accolto presso la Fondazione Fornino-Valmori Onlus di Forlimpopoli, una struttura semiresidenziale in cui per qualche ora al giorno, o per soggiorni più lunghi, le persone con disturbi di autismo o disagi psichici possono frequentare laboratori e svolgere attività anche ricreative, tra cui l’equitazione, allo scopo di acquisire abilità e competenze utili nella vita di tutti i giorni e potenziare le proprie capacità relazionali.
Successivamente c’è stata la telefonata alla signora Marisa, che, al rientro dall’ospedale, aveva trovato la propria casa occupata abusivamente, cosa piuttosto frequente di questi tempi. Grazie al lavoro degli uffici capitolini la signora era poi riuscita a rientrare in possesso del proprio appartamento, ma ha scoperto di essere stata derubata di denaro, oggetti d’oro ed effetti personali. Inoltre la casa era stata danneggiata ed è ora priva di acqua calda. Marino si è impegnato a rendere nuovamente confortevole l’abitazione nel più breve tempo possibile. La signora Cristiana e la signora Marisa hanno manifestato profonda gratitudine al sindaco per l’impegno del Campidoglio e l’aiuto ricevuto nel risolvere questi problemi. E molte altre persone aspettano fiduciose una telefonata così da mettere finalmente fine alle loro angosce.
Sir Ignazio Marino, il moderno cavaliere dalla cornetta scintillante, si erge dunque a soccorrere i più deboli, le vedove e gli orfani, a visitare gli ammalati, ad innalzare gli umili e schiacciare i potenti. Il novello Lancillotto “de’ noantri” ha buona memoria, infatti sembra aver rispolverato ciò che aveva affermato durante il comizio di ringraziamento tenuto in seguito alla sua elezione a sindaco: “Sarà la Roma non più dell’ io ma del noi”. Ma con questo caldo quanto resisterà con la cotta di maglia?
Twitter @Clau_dia_Pell