Olanda a caccia della prima gioia mondiale

Olanda-Costa Rica è l’unica partita nella quale si affrontano due squadre che finora non hanno mai vinto un Mondiale.Se per i centroamericani è abbastanza scontato visto che per la prima volta giocano un quarto di finale, lo è un po’ meno per gli Orange che di esperienza sui campi mondiali ne hanno da vendere.

Gli anni ’70 sono il decennio d’oro dell’Olanda che si presenta al mondo rivoluzionando il gioco più amato con il “calcio totale” e una generazione di fenomeni guidati da Johan Cruyff. “L’Arancia Meccanica“, come venne soprannominata la nazionale olandese, andò vicina al successo in due mondiali consecutivi centrando la finale nel 1974 e nel 1978 e perdendo in entrambi i casi contro i paesi ospitanti, Germania Ovest e Argentina. Nel 2010 per la terza volta l’Olanda ha visto sfumare il sogno di vincere un mondiale perdendo la finale contro la Spagna.

Una squadra, insomma, quella di Van Gaal, che sa come arrivare in fondo a una competizione del genere e che ha ancora fresco il ricordo della delusione di Johannesburg. Finora gli Orange hanno espresso il calcio migliore, insieme alla Colombia, e hanno dimostrato di non soffrire di sudditanza rifilando 5 reti alla Spagna nella gara inaugurale. Guidati da uno Robben forse mai così esplosivo l’Olanda è arrivata al turno successivo a punteggio pieno, superando il Cile e Australia. Gli ottavi contro il Messico, vinti negli ultimi 5 minuti di gara, non hanno fatto altro che ingigantire la fiducia degli uomini di Van Gaal, confermando l’Olanda la più seria candidata al titolo per quanto visto in campo.

La Costa Rica è la più bella sorpresa di questa edizione e la dimostrazione che il calcio può ancora stupire senza contare solo ed esclusivamente sul vile denaro. La banda di Pinto si presenta dinanzi all’Olanda consapevole di aver fatto fin qui qualcosa di immenso, ma siccome l’appetito vien mangiando, non c’è dubbio che Ruiz e compagni venderanno cara la pelle. D’altronde il rischio che vengano sottovalutati è ormai superato ma per la Costa Rica l’alleato più importante è il non avere pressioni; entrati ormai nella storia, i costaricani, a differenza degli olandesi, giocheranno come se non avessero nulla da perdere. Tutto quello che verrà sarà come un regalo inatteso da scartare con il sorriso sulle labbra, sconfitta compresa. In fondo la Costa Rica è sempre il Paese più felice al mondo.

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