Lukaku porta il Belgio a Brasilia: USA ko

Non è un Mondiale per deboli di cuore. Su otto sfide valide per gli ottavi di finale ben cinque si sono decise ai tempi supplementari o ai calci di rigore, segno di un equilibrio che regna sovrano. L’ultima in ordine cronologico ieri sera, nella partita che vedeva di fronte il Belgio di Wilmots, vincitore del gruppo H, e gli USA di Klinsmann, giunti secondi alle spalle della Germania nel gruppo G.

Il CT belga decide di fare a meno di Lukaku dall’inizio, inserendo al suo posto il giovanissimo Origi, classe 1995. Il Belgio nel girone aveva vinto tutte e tre le partite, ma senza mai convincere del tutto. La partita migliore sul piano del gioco l’ha giocata sicuramente contro gli USA. Quasi dall’inizio è stato un vero e proprio bombardamento alla porta dell’ottimo Tim Howard. Il portiere dell’Everton, 36 anni, ha però respinto al mittente tutti gli attacchi. Il primo tempo termina a reti bianche, non una novità in questi ottavi. Solo in Brasile-Cile e Colombia-Uruguay infatti il risultato si è sbloccato nella prima frazione, per un totale di tre gol.

Nella ripresa il copione non cambia, il Belgio schiaccia gli USA e va alla ricerca del vantaggio, andando però sempre a sbattere contro un Howard in serata di grazia. Origi gioca una partita molto positiva, interpreta il ruolo in maniera molto diversa rispetto a Lukaku, non da punti di riferimento e svaria su tutto il fronte offensivo. Ancora difetta però quando si tratta di finalizzare.

La partita scivola inesorabilmente ai tempi supplementari, dove Wilmots indovina il cambio sostituendo Origi con Lukaku. L’attaccante di proprietà del Chelsea, caricatosi oltremodo dopo le critiche e la panchina, ha un impatto devastante sulla gara. Dopo un minuto avvia di prepotenza l’azione che porta al vantaggio di De Bruyne, poi allo scadere del primo supplementare i ruoli si invertono, con De Bruyne che imbecca Lukaku per il raddoppio. Uno-due devastante per i belgi, gli USA sono alle corde, ma incredibilmente trovano la reazione quando meno te lo aspetti, nel secondo supplementare. Green segna il gol che riapre la partita, poi gli USA si buttano avanti alla disperata, con il Belgio che arretra. Jones manda fuori di pochissimo la palla del pareggio, mentre l’ultima occasione capita a Dempsey, che però tira addosso a Courtois.

Finisce 2-1 per il Belgio, che approda nei quarti di finale del Mondiale a distanza di ventotto anni dall’ultima volta. Anche nel 1986 si giocava in America, in Messico, e il Belgio si spinse addirittura in semifinale, dove perse contro l’Argentina di Maradona. Proprio l’Argentina, ora guidata in campo da Messi, sarà l’avversaria ai quarti per il Belgio, corsi e ricorsi storici. La partita si prospetta molto equilibrata e aperta a qualsiasi risultato. La vincente giocherà poi la semifinale contro chi la spunterà tra Olanda e Costa Rica. Le altre due semifinali sono Brasile-Colombia (i “cafeteros” sono stati gli unici a vincerle tutte nei novanta minuti finora) e Francia-Germania. Gare in programma venerdì e sabato.

 

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