Avanti i fab four più Stan. Speranza Bouchard
Gli ottavi di finale dai verdetti scontati. Dopo la bufera del turno precedente non è tempo di sorprese. E allora avanti tutta, avanti tutti! Un po’ in ritardo rispetto ai compagni, causa pioggia, l’ultimo a staccare il biglietto per gli ottavi è stato lo svizzero Stan Wawrinka. Dopo l’avvio di stagione da urlo con la vittoria di Melbourne e un proseguio più moderato che lo ha visto comunque trionfatore a Montecarlo, l’attenzione mediatica su di lui si è attenuata. Dopo aver superato 6-3 6-3 6-4 l’uzbeko Istomin, ora aspetta uno spietato e decisamente in forma Feliciano Lopez. A 33 anni suonati l’iberico, che ha vinto su Isner e i suoi servizi, sta cercando il colpaccio di carriera.
Il cammino dell’eroe della scorsa edizione, il pupillo di casa, è senza intoppi. Ultimo a farne le spese, l’americano Anderson. 11 ace, la capacità di cogliere il giusto attimo del break e una discreta varietà di gioco attribuiscono a Murray sempre più sicurezza nel sentire i suoi colpi. Sembra arrancare meno e giocare di più di quanto avesse abituato di recente. Quanche merito alla Mauresmo? Ancora presto per dirlo, anche perché non è giusto un confronto col vecchio allenatore, infondo Ivan Lendl, l’anno scorso, stava festeggiando l’impresa.{ad1} Nessun dubbio, nessuna paura per Djokovic. Il colpo di chiusura del match è annientatnte. Una scenetta da rivedere. Nole piazza una risposta assurda su un servizio di Tsonga che gli garantisce il break, il set e il match. Il francese non è riuscito neanche a vedere la palla e dopo quel punto e lo strillo diabolico e liberatorio di Nole si congeda. il serbo ha gestito con classe e facilità la gara, ma è stata una bella gara, bei colpi, belle giocate anche per merito di un abile avversario, Jo-Wilfried Tsonga lascia Wimbledon con onore.
Quanto fa bene l’aria di Londra a Roger Federer…Nessun problema per lo svizzero che con 6-3 6-1 6-3 si è liberato del colombiano Santiago Giraldo. Certo l’aria si farebbe pesante se l’elvetico si mettesse a pensare fin da subito che in semifinale il tabellone gli porrebbe davanti il suon nemico-amico Rafael Nadal. Intanto il maiorchino procede la sua marcia indisturbato fino agli ottavi: il numero 1 Atp ha sconfitto il kazako Mikhail Kukushkin, numero 63 del ranking dopo aver ceduto a sorpresa il primo set.
Il rammarico italiano è nel nome di Simone Bolelli. Il bolognese ci aveva illuso alla grande ma non riesce ad approdare agli ottavi. La gara contro Nishikori, sospesa sabato sul punteggio di 3-3 al quinto set, si è chiusa in favore del nipponico.“Sinceramente ho più rimpianti per sabato, quando sono stato per tre volte a due punti dal match, che per oggi. Mi sono scaldato bene, ho fatto tutto quello che dovevo fare per entrare in partita più velocemente possibile. Ma mi sono sentito meno brillante di sabato, più lento, più falloso e lui decisamente più solido. Mi sento un giocatore completamente rigenerato e anche se non sono ancora rientrato tra i primi 100 del mondo, credo di meritare nuovamente una classifica che mi consenta di giocare direttamente i tornei più importanti”.
Cosa può impressionare più che la discesa di Serena Williams e le chiacchere legate al suo declino se non l’affermarsi di una nuoa reginetta. La canadese Eugenie Bouchard stacca il biglietto per i quarti di finale di Wimbledon. La 20enne di Montreal si è imposta nel tabellone presieduto da Serena superando 7-6 7-5, in un’ora e 46 minuti, la francese Alize Cornet. Eugenie Bouchard attende ai quarti la vincente del match tra Angelique Kerber e Maria Sharapova. Con questo successo la giovane tennista si avvicina ulteriormente alle prime 10 del mondo.
Tutto facile per Maria Sharapova: la russa, dopo essere andata sotto 1-3 con l’americana Alison Riske, ha preso confidenza col suo dritto e ha chiuso 6-3 6-0. In forma anche Kvitova. La campionessa a Wimbledon nel 2011, con un netto 6-3 6-2 sulla cinese Shuai Peng in appena 61 minuti di gioco si fa vedere pronta per un bis. Wozniaki e Ivanovic invece hanno ultimato le valigie. Sabine Lisicki è stata la carneficie della serba. Si ferma agli ottavi anche la corsa di Agnieszka Radwansdka, la polacca, testa di serie numero 4, si ha abbassato le armi di fronte alla russa Ekaterina Makarova, 22esima forza del seeding, con un rapido 6-3 6-0. Ora per lei il solito semiderby contro la Safarova, che ha lasciato appena 2 game alla connazionale Tereza Smitkova. Strano girone in questa parte del tabellone, qui la Makarowa è l’unica tennista ad aver vinto un torneo in stagione tra le giocatrici rimaste in gara.