News – Fecondazione: nuova denuncia di scambio di provette
Nuova denuncia di scambio di provette all’Ospedale Sandro Pertini di Roma. Una signora napoletana, che si è sottoposta alla fecondazione assistita, ha scoperto che il DNA del feto che porta in grembo non è compatibile con il suo, né con quello del marito.
“Ci è stato consigliato di sottoporre il feto all’amniocentesi, data anche la nostra non più giovane età. E così, quasi per caso, scopriamo quello che qualsiasi genitore non avrebbe mai voluto scoprire. L’esito dell’esame diagnostico effettuato al San Camillo non evidenziava alcun tipo di malformazione, ma l’esame del liquido amniotico sottolineava un profilo genetico del feto non compatibile con quello della madre. In poche parole, era certo che l’embrione impiantato non era quello frutto della fecondazione dell’ovulo di mia moglie. I medici ci hanno messo davanti ad una scelta avevamo sette giorni di tempo per decidere se tenere quella che avevamo scoperto essere una bambina, oppure effettuare un aborto terapeutico. Ma abortire ci è sembrato un delitto a tutti gli effetti”, ha raccontato la coppia.