Legge elettorale: Grillo chiede dialogo a Renzi
“Se proposta M5S può essere base per discussione comune, il premier batta un colpo”. Queste le parole di Grillo a Renzi, sul suo blog, come richiesta di incontro e dialogo. Seguono botta e risposta Di Maio-Guerini su proposta streaming. Sì del governo: la diretta si farà.
A pochi mesi della riforma elettorale, il Movimento 5 Stelle decide di non isolarsi e aprirsi al governo. Grillo coglie tutti di sorpresa e di domenica mattina, sul web, chiede un dialogo a Matteo Renzi, dando il via ad una disquisizione sulla possibilità di utilizzare la diretta streaming, già sperimentata in passato, per documentare l’incontro. “Se Matteo Renzi ritiene che la legge M5S possa essere la base per una discussione comune, il cui esito dovrà comunque essere ratificato dagli iscritti al M5S, Renzi batta un colpo. Il M5S risponderà”. Scrivono così Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio sul blog. Renzi non ci mette molto a rispondere: “Grillo è un uomo che ci ha abituati ogni giorno ad una sorpresa – dice il premier al Tg5 – E’ bene che non ci siano né patti segreti, né giochini strani. Magari lo streaming questa volta lo chiediamo noi”.
La proposta a sorpresa di un dialogo sulla riforma elettorale da parte di Grillo avviene sostanzialmente a favore del fatto che Renzi abbia ottenuto una grande legittimazione popolare, in occasione del voto europeo, ed è giusto parlare con chi è stato votato dalla gente, è il senso del discorso. Il voto del 25 maggio ha dato al M5S modo di riflettere sulle sue posizioni, come la sua strategia isolazionista o i modi un po’ troppo urlati che hanno causato l’allontanamento di molti che, nel 2013, avevano scelto il Movimento. L’apertura a Renzi, dunque, è data anche da questi fattori. “Sono avvenute due cose che hanno cambiato lo scenario – scrivono sul blog Grillo e Casaleggio – il M5S ha una legge approvata dai suoi iscritti (e non discussa a porte chiuse in un ufficio del Pd in via del Nazareno) e Renzi è stato legittimato da un voto popolare e non a maggioranza dai soli voti della direzione del Pd. Quindi qualcosa, anzi molto, è cambiato”. “La legge M5S è di impronta proporzionale – ricordano Grillo e Casaleggio – non è stata scritta su misura per farci vincere come è stato per l’Italicum, scritto per farci perdere. E ora? Se Renzi ritiene che la legge M5S possa essere la base per una discussione comune, il cui esito dovrà essere ratificato dagli iscritti M5S, Renzi batta un colpo. Il M5S risponderà”.
{ads1}
All’incontro auspicato saranno presenti i due capigruppo M5S di Camera e Senato, oltre a Danilo Toninelli e Luigi di Maio, come massima rappresentanza istituzionale in parlamento, nel suo ruolo di vicepresidente della Camera. Proprio Di Maio commenterà più tardi a Sky Tg24: “Stando alle dichiarazioni degli ultimi giorni è chiaro che l’Italicum vogliono cambiarlo al Senato”. Continua: “Il patto del Nazareno è sempre più debole e noi siamo a un bivio, ovvero la legge elettorale deve farla Silvio Berlusconi o il Movimento 5 Stelle? E’ Berlusconi l’ago della bilancia? Vogliamo esserlo noi l’ago della bilancia”. E poi: “Aspettiamo una risposta, diamo tempo al governo di trascorrere la domenica, poi vediamo domani cosa succede”. Per quanto riguarda la proposta streaming, invece, Di Maio non lo ritiene necessario.
La proposta di Grillo ha alimentato varie risposte sul web, specie su Twitter, da parte di diversi esponenti politici, come Maurizio Martina, ministro delle Politiche agricole, che teme un bluff; Michele Emiliano, segretario del Pd pugliese; Lorenzo Guerini, vicesegretario del Pd, che si dichiara aperto al confronto ma appoggiato dallo streaming; Stefano Bonaccioni, responsabile Enti locali nella segreteria Pd, e Debora Serracchiani, vicesegretario del Pd e presidente del Friuli Venezia Giulia, che afferma di essersi aspettata una richiesta come questa ma che preferisce guardare ai fatti.
Sembra che sarà recapitata al premier una lettera, firmata dai due capigruppo del M5S di Senato e Camera, Maurizio Buccarella e Giuseppe Brescia, per ufficializzare la richiesta di un incontro sulla riforma della legge elettorale. Di Maio risponde su Twitter, dando il via libera da parte del governo, che riguardo alla diretta afferma: “Si farà“.
Fonte: La Repubblica