Stop allo sfruttamento minorile: l’appello del Papa

Accorato e potente appello di Papa Francesco in occasione della ricorrenza dell’undicesima Giornata Mondiale contro il Lavoro Minorile che si celebra oggi 12 giugno. Il Pontefice, a conclusione dell’udienza generale di ieri, si è rivolto alla comunità internazionale con parole forti e sentite chiedendo la salvaguardia della dignità dei bambini.

“Decine di milioni di bambini” ha denunciato, ripetendolo due volte, “sono costretti a lavorare in condizioni degradanti, esposti a forme di schiavitù e di sfruttamento come anche ad abusi, maltrattamenti e discriminazioni.” Il Papa continua auspicando vivamente che “la comunità internazionale possa estendere la protezione sociale dei minori per debellare la piaga dello sfruttamento. Rinnoviamo tutti il nostro impegno, in particolare le famiglie, per garantire ad ogni bambino e bambina la salvaguardia della sua dignità e la possibilità di una crescita sana. Una fanciullezza serena permette ai bambini di guardare con fiducia alla vita e al futuro. Vi invito tutti a pregare la Madonna che ha voluto il Bambino Gesù in braccio, a pregare la Madonna per questi bambini che sono sfruttati al lavoro e subiscono gli abusi”.

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La Giornata Mondiale contro il Lavoro Minorile è stata indetta nel 2002 dall’ ILO (International Labour Organization) al fine di aumentare la consapevolezza e l’attivismo per prevenire il lavoro minorile in ogni sua forma. Quest’anno il tema è “Extend social protection: combat child labour”, che richiama l’attenzione sul ruolo fondamentale ricoperto dalla protezione sociale al fine di tenere i bambini lontani dal lavoro minorile e da ogni forma di sfruttamento come sancito dall’articolo 32 della Convezione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza. La Convenzione del 1990 stabilisce, infatti, che i bambini devono avere il diritto di essere protetti dai lavori che interferiscono con la loro educazione o che risultino pericolosi o potenzialmente dannosi per la loro salute ed il loro normale sviluppo.

Secondo le ultime stime dell’ILO sul lavoro minorile nel mondo, il numero di minori che lavorano è diminuito di un terzo dal 2000, passando da 246 milioni a 168 milioni. Nonostante questi progressi, però, non sarà possibile raggiungere l’obiettivo, fissato dalla comunità internazionale, di eliminare entro il 2016 le peggiori forme di lavoro minorile, una priorità nella lotta globale contro questo fenomeno. Il Direttore Generale dell’ILO, Guy Ryder, afferma a tal proposito: “Siamo sulla strada giusta, ma i progressi sono ancora troppo lenti. Se vogliamo veramente debellare il flagello del lavoro minorile nel prossimo futuro, allora dobbiamo intensificare i nostri sforzi a tutti i livelli. Abbiamo 168 milioni di buone ragioni per farlo”.

 

 

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