Playoff: al via le Semifinali

Come ogni playoff che si rispetti anche quest’anno le sorprese non sono mancate e i pronostici della vigilia fatti a posta per essere smentiti. I due quarti di finale più combattuti alla vigilia si sono chiusi con un secco tre a zero, mentre quelli a pronostico scontato sono arrivati ad una palpitante e tiratissima gara cinque.

Come ogni playoff che si rispetti anche quest’anno le sorprese non sono mancate e i pronostici della vigilia fatti a posta per essere smentiti. I due quarti di finale più combattuti alla vigilia si sono chiusi con un secco tre a zero, mentre quelli a pronostico scontato sono arrivati ad una palpitante e tiratissima gara cinque.

L’Armani Jeans Milano ha dovuto faticare non poco prima di sbarazzarsi della resistenza della Giorgio Tesi Group Pistoia, arrivando all’intervallo di gara cinque sotto di uno, con i fantasmi del Maccabi che si aggiravano minacciosi sul Mediolanum Forum. Dopo ventuno partite consecutive e il due a zero in cascina la serie sembrava di fatto ipotecata, ma le due sconfitte in Toscana hanno minato le sicurezze della corazzata di Banchi contro la quale il piglio sbarazzino della Moretti-Band ha infierito in gara tre e resistito in una emozionantissima gara quattro vinta al fotofinish. Milano non ha fallito il match point interno e in semifinale troverà un Banco Sardegna Sassari carico e riposato dopo il secco tre a zero rifilato all’Enel Brindisi. Gli isolani dopo una soffertissima gara uno vinta di misura, hanno dilagato in gara due dimostrandosi freschi e determinati più che mai a sfruttare il fattore campo, per poi chiudere i giochi espugnando il PalaPentassuglia contro un’avversaria più stanca e incapace di reggere il numero di giri imposto da Diener e soci.

Come Pistoia autrice di una stagione super anche il campionato di Brindisi va valutato nel suo complesso in maniera stra-positiva: gli uomini di Bucchi hanno lottato per tutta la stagione per la seconda piazza e un pizzico di sfortuna li ha relegati in una posizione di classifica oltremodo penalizzante complice anche un appannamento generale dei suoi uomini chiave. Milano avrà dalla sua, come sempre, il fattore campo e la bolgia del Forum si farà sentire, ma Sassari non ha nulla da perdere e sulle ali dell’entusiasmo, come già visto nelle Final Eight, è capace di tutto essendo l’unica squadra ad aver sconfitto le scarpette rosse ad Assago per cui gli uomini di Banchi dovranno stare molto attenti e concentrati senza concedersi nessuna pausa. Sorprese ed emozioni anche dall’altra parte del tabellone con l’Acea Roma che contro ogni pronostico e dopo una stagione al di sotto delle aspettative piazza un doppio colpo mortale a Cantù sbancando per due volte di fila il Pianella e chiudendo al PalaTiziano sul tre a zero una serie che alla vigilia sembrava la più aperta delle quattro. Merito di un collettivo che unisce talento ed esperienza, fondamentali nei playoff, che nei tesissimi finali hanno fatto la differenza contro il talento scostante dei brianzoli arrivati col fiato corto e poche idee nel momento chiave, gettando alle ortiche una stagione piena di aspettative sfumate via in un amen, ma questo si sa sono le regole non scritte e spietate della post-season.

La serie più bella e avvincente è stata senz’altro quella tra Siena e Reggio Emilia, chiusa a favore dei toscani dopo un’incandescente gara cinque con l’incubo del baratro dopo la sconfitta interna in gara uno contro un avversario galvanizzato e ricco di talento che ha venduto cara la pelle fino all’ultima sirena di duecento combattutissimi minuti. Reggio Emilia ha dimostrato di avere le carte in regola per essere competitiva nella prossima stagione, un mix ben amalgamato di affidabilità ed esperienza unito a un paio di giovani di sicure prospettive. Siena contro Roma, rivincita della finale scudetto dello scorso anno, è una delle classiche dei playoff, ma quest’anno l’esito è incerto più che mai e un pronostico seriamente complicato. Siena sembra sempre vacillare, ma è regolarmente cinica nei momenti che contano mentre Roma ha dalla sua dei campioni, un digiuno tricolore di oltre trent’anni e un PalaLottomatica di nuovo disponibile e pronto a riempirsi in ogni ordine di posto. Si comincia domani e sabato con gara uno a Milano e Siena, al meglio delle sette partite, adrenalina garantita e sorprese sempre dietro l’angolo.

 

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