Grillo in piazza visto da un indeciso

Il protagonista dell’ultimo comizio di Beppe Grillo è “L’uomo qualunque”, l’indeciso in una piazza piena ma non strapiena, una vittoria che arriverà ma forse non sarà una “stravittoria”, tante promesse, tante speranze. Appare così il tempio della sinistra, Piazza San Giovanni che da rossa acquista una texture pentastellata nell’ultimo comizio targato M5S per la battaglia europea.

Una piazza felice di esserci, vecchine e vecchietti sotto braccio che si commuovono al grido di Enrico Berlinguer, per i nipoti che lo urlano e per loro che lo hanno conosciuto e vissuto. Una Piazza arcobaleno che accomuna vite, generazioni e sogni. Dai più giovani sneakers ai piedi, ai più maturi camicia di flanella e l’aria di chi pensa che deve pagare la bolletta l’indomani mattina. Gli stand vendono le magliette , la gente issa le bandiere e alcuni fanno i caroselli stile finale dei mondiali. Ci sono gioia e disillusione alla stesso tempo. La Piazza vista e udita da un indeciso coglie: “Il PD è il partito più potente d’italia” spiega un militante mentre si incammina verso il palco, “C’hanno chiuso la metro per farci un dispetto” lamenta un signore che sta tornando a casa, “Braviiii” applaude una donna l’intervento di Di Battista mentre un papà spinge il passeggino verso la zona con meno calca. Dai più schierati, ai fanatici, agli scettici sino ai semplici curiosi, Grillo e grillini li hanno radunati tutti. Innegabile il senso di appartenenza: “C’è un fluido che ci unisce, prima era la speranza ora è una sorta di felicità” analizza il Comico. L’intervento del Leader ricalca l’intervista a Porta a Porta con Bruno Vespa, i soliti tormentoni da scaletta teatrale, ciò che colpisce però è l’accozzaglia di sentimenti che è riuscito a canalizzare. “Tutti a casaaa, tutti a casaa” intonano da sotto il palco, qualcuno scuote la testa, altri applaudono. I Big da Taverna a Fico, intanto, si tolgono qualche sassolino dalla scarpa e mentre la prima supera il maestro: “E’ Beppe al femminile” ghigna un signore appoggiato a un lampione, il secondo tuona: “Non un solo giorno, non una sola ora vi abbiamo tradito mai, maiiiii!!!” e la piazza esplode.

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E’ certo che con gli occhi del nostro indeciso nessuno convince mai abbastanza, d’altronde se ne sono viste tante in questa campagna elettorale. Renzi sventola gli 80 euro in questua offerti al ceto medio e in tv per settimane ci siamo dovuti sorbire 4 talk show su 4 che si chiedevano: “Analizziamo cosa ci si fa con ottantata euro” come se il cittadino medio c’avesse bisogno di uno speciale su Rai uno per capire in che modo spendere cotanta abbondanza. Berlusconi, beh lui si sa, è passato dalle “baby sitter” alle “dog sitter” e invece di trovate da cani ora ai cani gli parla direttamente. La lista Tsipras tira fuori il bikini della responsabile comunicazioni e quello sì che ha fatto discutere, più delle candidature Ovadia e Spinelli, più delle proposte e del programma. Beppe invece rimane coerente, continua sulla sua strada, sui sette punti, sull’ecologia, sui rimborsi elettorali, di Europa parla poco a volte spaventa l’indeciso: “Proteggeremo il made in Italy fino alla morte, se importi paghi il 20% in più”, poi però per un attimo lo convince: “Diremo che il debito ce lo dobbiamo spalmare tutti altrimenti noi non lo paghiamo più”. In definitiva chi votare, chi non votare, votare? Questo si chiede l’indeciso in Piazza San Giovanni, questo si chiede l’italiano che si astiene, mi posso davvero fidare? La risposta? L’indeciso non ce l’ha, ma non può di certo non vedere e non ammettere che l’anno scorso in quella piazza, come quest’anno, un’aria diversa si era e si è respirata. Grillo o non Grillo, i cinque stelle un miracolo l’hanno compiuto, senza meeting nei teatri della “Sinistra bene”  ci hanno riportato indietro nel tempo, a quando in piazza c’era l’operaio col panino con la frittata e la giacca di lana, guardava Il vicino e gli sembrava di conoscerlo , l’altro gli sorrideva perché era lì e questo bastava a dimostrare che meritava il suo affetto. Grillo o non Grillo, l’indeciso di Piazza San Giovanni non sa se andrà a votare ma ha imparato che, in ogni caso, gli italiani sono e sempre saranno molto meglio di chi li governa.

@FedericaGubinel

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