News – Marino: sì ai quartieri a luci rosse
Potrebbe essere la soluzione al degrado in cui versano alcune zone della Capitale a causa del dilagante fenomeno della prostituzione. O, almeno, questo è il parere del sindaco Ignazio Marino, che si dice favorevole all’istituzione di quartieri a luci rosse.
“Non sta a me decidere – ha dichiarato il Primo Cittadino ai microfoni di Radio Radio – ma sarei favorevole all’istituzione di aree in cui la prostituzione è consentita e zone in cui non lo è. Il dilagare della prostituzione non solo arreca un danno al decoro della città, ma crea situazioni di grandissimo disagio per alcuni quartieri”. La proposta della cosiddetta zonizzazione giunge il giorno dopo il sì alla liberalizzazione delle droghe leggere e, prevedibilmente, ha già dato il la per aspre reazioni e accese polemiche da parte del centrodestra.
“Scusi Sindaco – è l’ironica risposta di Giordano Tredicine di Forza Italia – quali sarebbero le fortunate zone della città che, se avesse facoltà di legiferare in tema di prostituzione, intenderebbe valorizzare disseminandone le strade di prostitute?” Non ci va più leggero Dario Rossin: “Dopo l’apertura alle droghe leggere, sì anche ai quartieri a luci rosse: il sindaco hippy Marino crede proprio di vivere in una comune. Roma deve essere liberata da questo marziano“. Mentre i Radicali, dal canto proprio, si dicono, in linea di massima, favorevoli alla proposta, Alfio Marchini esprime le proprie perplessità:”Commentare le continue sortite di Marino è ormai diventato un esercizio tragicomico. Ma non resisto dal porre una mesta domanda al visionario sindaco sulla sua ultima sortita: quali dovrebbero essere i quartieri che egli ha selezionato per liberalizzare l’esercizio della prostituzione? E, se ancora non li avesse individuati, con quali criteri li vorrebbe identificare?”
Sesso, droga & rock’n’roll o molto rumore per nulla? Quali sono le reali intenzioni del Sindaco, mal celate dalle improbabili mitragliate di proposte destinate inevitabilmente a suscitare scalpore mediatico? Distrarre i cittadini dalle reali urgenze e dagli impellenti disagi in cui Roma si trova, verrebbe da pensare. In fin dei conti, in attesa del prossimo colpaccio, non possiamo far altro che supporre…
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