News- Grillo, ci vogliono processi popolari

Dopo l’intervista da Vespa, Grillo torna alla carica, e stavolta spara a zero contro politici, industriali e giornalisti.

 

Non tutti, ovviamente. Solo i corrotti, «le meretrici», chi è sempre disposto a vendersi per il posto o la pagnotta sono oggetto degli strali del leader cinque stelle, che annuncia per il post elezioni processi popolari contro la Catsa. «Questo orrendo trio va giudicato attraverso un processo popolare, mediatico che inizierà dopo le elezioni europee. Sarà fatto in Rete dove verrà ricostruito un castello virtuale con le celle individuali, ognuna con la sua targhetta». Il guru dei cinque stelle, poi, definisce nel dettagli come i nuovi processi popolari dovrebbero svolgersi.Ci saranno le liste, le prove e i testimoni di accusa come in processo. Per ogni persona ci sarà un cittadino che articolerà i capi di accusa». A decidere dell’innocenza e della colpevolezza, quindi, non sarà il popolo tutto ma, ça va sans dire, gli iscritti certificati al blog. Grillo lo sa che le sue parole suonano pericolose e aggiunge: «Un tribunale popolare non può sostituirsi alla giustizia nell’erogazione delle pene, ma può informare i cittadini sui furti e le malversazioni di un Sistema che ha portato allo sfascio l’Italia. Ed è quello che sarà fatto. Il processo durerà il tempo necessario, almeno un anno, le liste saranno rese pubbliche quanto prima e l’ordine in cui saranno processati gli inquilini del castello sarà deciso in Rete. La prima categoria sarà quella dei giornalisti che hanno occultato la verità agli italiani nell’ultimo ventennio. I pennivendoli di Regime».  La rubrica “il giornalista del giorno” che ha debuttato da qualche mese sul blog, quindi, non era che l’anteprima di un progetto più ambizioso, ma che rischia di diventare l’ennesima gogna virtuale su cui scatenare la rabbia e la frustrazione del fantomatico “popolo della web”. 

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