Parma in Europa nel segno di Amauri

Nella battaglia finale per l’ultimo posto disponibile in Europa League, ne esce vincitore il Parma grazie alla doppietta di Amauri entrato dalla panchina. Il Toro invece contro la Fiorentina non è andato oltre il pareggio e Cerci ha sbagliato il rigore decisivo. La Juventus ha chiuso il bellezza con i suoi 102 punti che costituiscono un nuovo record. Ancora striscioni per Speziale a Torino, Genova e Catania, ma allo Juventus Stadium il resto dello stadio si ribella.

A volte il calcio sorprende ancora. L’ unica pagina del campionato ancora da scrivere era destinata a raccontare le vicende per l’ ultimo posto disponibile per qualificarsi in Europa, ma nessuno avrebbe mai scommesso che a mettere il sigillo finale potesse essere Amauri, uno di quelli che ormai sembrava aver già dato tutto a questo sport. La sua doppietta invece, ha regalato una qualificazione storica allo strabiliante Parma di Donadoni, che lo aveva anche lasciato in panchina. Nel Parma di Cassano, Biabiany e Parolo, il capitolo finale viene scritto da lui, Amauri, il nuovo eroe della stagione gialloblu. Nel frattempo il Torino, principale antagonista di Cassano e compagni, era impegnato in un botta e risposta con la già qualificata Fiorentina e, ironia della sorte, a fallire il rigore che poteva valere la vittoria granata è stato Alessio Cerci, uno dei protagonisti del campionato. In ogni caso, per i granata resta una stagione strepitosa, che ha regalato momenti di grande calcio. Vincono anche Milan e Lazio, ma la vittoria più significativa in questa lunga battaglia per l’ Europa League, viene vinta dal Parma, nel segno di Amauri. {ads1}
Si potrebbe poi parlare della sontuosa vittoria del Napoli, di quella del Chievo contro l’Inter, oppure della insolita sconfitta della Roma contro il Genoa, ma ormai le energie dei protagonisti sono evidentemente concentrate altrove e questi risultati ne sono la conferma. Molti giocatori pensano già al Mondiale, molte società sono già proiettate alla prossima stagione e quindi al calciomercato. Altre invece, più semplicemente, sono già in vacanza. Spazio quindi ai giovani, a chi ha giocato poco nel corso della stagione e a chi potrebbe rivelarsi utile in chiave mercato. Il risultato? Molte partite noiose e scontate, improbabili goleade ed anche qualche sorprendente sconfitta, seppur priva di grandi emozioni.

 

Nonostante ciò, c’ era ancora qualcuno che aveva qualcosa da dire. La Juventus ha battuto 3 a 0 il Cagliari chiudendo così il campionato come meglio poteva : 33 vittorie, 19 vittorie su 19 partite in casa e soprattutto i 102 punti che costituiscono un record assoluto in Serie A. La partita è stata più che altro un festeggiamento generale, visto che dopo 15 minuti i gol di Pirlo e Llorente avevano già messo in banca il risultato, ma il protagonista assoluto è stato ancora Antonio Conte, attorno al quale girano continuamente voci di mercato che lo vedono lontano da Torino. Il pubblico gli ha dedicato cori, striscioni e coreografie, segnale evidente alla società che, anche a nome dei propri tifosi, dovrà fare del suo meglio per blindare l’allenatore che, in un modo o nell’ altro, ha portato in casa bianconera tre scudetti consecutivi.

Oltre allo spettacolo dedicato a Conte, purtroppo alcuni ultras della Juventus hanno esposto anche uno striscione a favore della liberazione di Speziale, condannato per l’ omicidio di Raciti. Il resto dello stadio però, non ha condiviso l’iniziativa ed ha sommerso di fischi e cori lo striscione mostrato, evidentemente, solo da un piccolo contingente di tifosi. Sempre a Torino, è comparso anche un “Varriale maiale”, in segno di protesta contro la proposta del giornalista di far indossare le maglie con su scritto “Siamo tutti Raciti”. Anche a Genova il sostegno a Speziale non è mancato: ‘’ fino a che non ritirate fuori il filmato di Sky e l’intervista al collega di Raciti della Rai, la verità non si saprà mai! Speziale è innocente! ‘’ . Il quadro della giornata per quanto riguarda le tifoserie – troppo spesso in risalto rispetto al calcio giocato – si conclude con lo striscione di Catania : ‘’ l’ Italia parla con la doppia voce : ad una conviene il falso, l’ altra lo smentisce… liberate Antonio e Daniele ‘’. Queste le principali notizie, da quando il campionato non ha più molte da dire.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *