È poi c’è Cattelan. Su Sky
Ha iniziato la sua carriera televisiva nel 2001, come VJ per l’originaria All Music e per MTV. Anno dopo anno abbiamo assistito alla sua crescita professionale, fino alla conduzione del talent show più famoso: X Factor.
È Alessandro Cattelan e recentemente ha stupito tutti dimostrando di saperci fare anche come autore televisivo. Solo per il pubblico Sky, ha infatti ideato e condotto E poi c’è Cattelan. Per chi si fosse perso le sette puntate andate in onda fino a giovedì scorso, può sintonizzarsi su Sky Uno il 15 maggio alle 22.55 per assistere al best of del programma, che si rimetterà in moto l’anno prossimo per una seconda edizione. {ads1} Nonostante abbia avuto una media di share intorno al 2,5%, pari a 200 mila spettatori, E poi c’è Cattelan si è distinto con un suo carattere ben preciso riuscendo a fidelizzare molti giovani della seconda serata di Sky Uno. Ben lontano dai numeri di Masterchef o Hell’s Kitchen, la trasmissione su cui ha scommesso Sky non è un adattamento da format stranieri ma un’idea originale pensata su misura per Alessandro Cattelan. E poi c’è Cattelan si può, infatti, definire un talk show sui generis: al centro di tutto c’è un ospite giovane e proveniente dal mondo dello spettacolo e intorno a lui esibizioni e sketch personalizzati dal conduttore piemontese. E poi c’è Cattelan è una chiacchierata informale, è gioco e soprattutto musica. Sostenuto dalla band Street Clerks, che Cattelan si è sapientemente portato via dall’ultima edizione di X Factor, il conduttore intrattiene gli ospiti cantanti duettando con loro attraverso un’ironica versione di una loro hit. Se con Francesco Renga interpreta Vivendo adesso con originali sonorità indiane, con Marco Mengoni si esibisce in una cover de L’Essenziale con adattamento gangnam style, con i Negramaro improvvisa Mentre tutto scorre sulle note Bregovich e Dragostea e con Emma (Mariachi) un Dimentico tutto a ritmo messicano. Tra una gara a ruzzle con Sara Errani, una partita a emoticon game con Alessandra Mastronardi e un Taboo con Ambra ed Edoardo Leo, Cattelan è riuscito a raccogliere migliaia di tweet per puntata grazie all’hashtag #EPCC. {ads1} Un programma, dunque, dal leggero intrattenimento, senza grandi pretese se non quella di divertire il pubblico. Mantenendo l’eleganza di X Factor, Alessandro Cattelan si è sbottonato in una conduzione più personale che ha ricordato i TRL di MTV. «Ho voluto seguire tutto di E poi c’è Cattelan, anche perché è la prima volta che sento la responsabilità del successo di un programma […] A X Factor non sono mai agitato: quello lo so fare facile, e se anche il programma andasse male non è colpa mia. Qui il legame tra i risultati e la mia coscienza è diretto; non era detto che sarei stato in grado», ha così commentato il conduttore. Fuori dallo studio-casa Cattelan, sono da ricordare i video correlati al programma tra cui I’m Geppi, la versione di I’m Happy di Pharrell Williams tra le strade di Milano in compagnia di Geppi Cucciari, e la sfida in piscina con Federica Pellegrini. Tra gli altri ospiti, e parodie, si annoverano Francesca Michielin, Luca e Paolo, Cristiana Capotondi, Vanessa Incontrada, Cracco, Mika e Valentino Rossi.