Sono mamma, sono donna e amo fare shopping
Un contratto a tempo indeterminato che dura una vita, 365 giorni l’anno, ferie non previste, reperibilità illimitata, nessuna retribuzione, abilità richieste: infinite. Mamme, semplicemente, come ci ha ricordato la campagna dell’American Greetings realizzata dalla Mullen Advertising agency in questo video. Mamme si, ma anche lavoratrici, casalinghe, confidenti, amiche e soprattutto donne. E quelle italiane?
Donne, complete e ben organizzate, che nulla si fanno mancare tra doveri, soddisfazioni e piccoli lussi. É quello che emerge da un sondaggio Ispo che fotografa abitudini ed i piccoli piaceri che le mamme italiane ogni tanto si concedono. Ebbene, ritrovarsi davanti ad uno specchio, provando gonne, vestiti e accessori vari è il passatempo preferito delle mamme nostrane, portafogli permettendo. L’87% delle mamme, secondo la ricerca, commissionata da Neinver, società immobiliare internazionale presente in Italia, ritiene che lo shopping, insieme alla realizzazione professionale e alla gestione dei rapporti personali, sia il passatempo migliore per esaltare la propria identità, per tornare ad essere donne. E i padri? Sembra svanire, ed oseremmo dire per fortuna, la figura del capo famiglia che tutto comanda e poco aiuta. Emerge infatti un ruolo paterno sempre più attivo e collaborativo e che, a detta della mamme, è più che positivo secondo il 53% delle intervistate.
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Tornando allo shopping, solo il 16% dichiara di riuscire a far compere in solitudine e solo una donna su tre riesce a far coincidere quello che vorrebbe acquistare per se stessa con quello che poi alla fine riesce a portarsi a casa, ma non si può avere tutto. Far compere è inoltre considerato un momento di svago non solo per se stesse, ma anche per tutta la famiglia. Il 37% del campione, infatti, testimonia di recarsi nei centri commerciali o negli outlet, i luoghi eletti per i piccoli lussi del weekend, con marito e figli, mentre il 19% porta con sè solo i bambini che si dimostrano per la maggiore collaborativi e divertiti. Svago si, femminilità pure, ma i bisogni della famiglia sono al primo posto. La maggioranza infatti (23% ) trae soddisfazione nel condividere il momento delle compere con la famiglia soprattutto acquistando ciò che in quel momento è ritenuto più utile per ciascun membro. Poche sembrano essere le “mamme indipendenti” (17%) che invece sfruttano il momento per la completa libertà in termini di tempo e budget. Il restante delle mamme intervistate dichiara comunque di preferire innanzitutto l’acquisto di capi o beni destinati ai figli più che per se stesse.
Sondaggi a parte, un momento di riconciliazione tra gli stereotipi e la sfera femminile tutta, in occasione della festa che più di ogni altra ci ricorda quanto sia arduo e ricolmo di soddisfazioni il “lavoro” più difficile e bello del mondo.
@MariaChiaraPier