Un nipponico conquista Barcellona
Una finale insolita quella di Barcellona. Il fatto è che non siamo più abituati ad assistere a epiloghi dove non vediamo in campo uno dei magnifici 4 o quanto meno uno fra iprimi 10 nomi dell’Atp. Se poi si pensa al torneo di Barcellona la stranezza è ancora più evidente. Erano 18 anni che il titolo dell’Atp 500 si contendeva fra spagnoli.
Gli ultimi vincitori sono stati rigorosamente iberici: Robredo, Verdasco Moya e sopratutto Nadal. L’ultimo winner non spagnolo fu Albert Costa nel 1997 quando ancora il torneo si giocava al meglio di 5 set. Il 2014 vuole che si assegni il trofeo o al colombiano Santiago Giraldo o al giapponese Kei Nishikori. Il migliore è stato il nipponico che in due set e in solo 1 ora e 14 minuti si è liberato dell’avversario.I pronostici e i precedenti non davano scampo: è la seconda volta che si affrontavano su terra rossa, la prima volta fu al primo turno del Roland Garros di 4 anni fa, partita controversa e interminabile dove Nishikori si aggiudicò il tie break del terzo, dopo esser sotto 2 a 0, e poi continuò il cammino. Su altre superfici il campo dice comunque Nishikori , 6 volte trionfatore su Giraldo in carriera, il colombiano ebbe la meglio solo 2 anni fa a Indian Wells.{ads1} Break in apertura per Santiago Giraldo, di certo l’outsider più inaspettato che è riuscito a imporre il suo gioco su tennisti importanti, e si era meritato la noina di eroe della settimana perchè protagonista dell’impresa del week, quella di aver battuto Rafa Nadal. Nishikori, che pure ha battuto avversari di calibro per approdare a questa finale (come il lettone Ernest Gulbis, numero 23 del ranking Atp 9 del tabellone), ha reagito e ribaltato la partenza lampo di Giraldo. Reazione e recupero immediato con controbreak.
Da 0-2 a 3-2: un classico punto discusso durante il 3 gioco fra l’arbitro Mohamed Lahyani e Giraldo ha, forse, spezzato e invertito l’inerzia della partita in favore del giapponese che pur continuando ad essere abbastanza falloso è riuscito a portare a casa il primo set con score di 6-2. Dopo i primi 3 game l’assolo del numero 17 del mondo è durato ben 36 minuti. Altro break immediato e con 8 game a 0 il parziale è diventato netto e così anche l’andamento del match. Obiettivo del nipponico ora 17 dell’Atp è di entrare fra i primi 10, al massimo era riuscito a toccare la scorsa estate la posizione numero 11. Alla fine Giraldo scofortato ha sbagliato di tutto sia in risposta che al servizio: 5 doppi falli in soli 2 set hanno certamente pesato e sono stati il segnale manifesto della resa. Il colombiano ha fatto vedere belle cose solo sotto 5 a 1 sul suo turno di battuta, subito dopo sono arrivati 3 match point, al terzo ha concretizzato e chiuso l’incontro con un doppio 6-2. Un incotro che in realtà è durato in tutto 10 minuti, senza i big ha davvero deluso la qualità del tennis visto.
Primo titolo in carriera in Europa per Nishikori, si è rifatto di un occasione che sprecò a Basilea contro Roger Federer dopo aver eliminato Novak Djokovic in semifinale. Non una bella finale, dunque a Barcellona, scambi lunghi da fondo con qualche bella accelerazione, ma tantissimi errori e poca verve. Un grande applauso se lo merita il vincitore che sta facendo bene e che davanti agli occhi di Chang si è conquistato un posto fra gli avversari pericolosi che è meglio nn incontrare in tabellone.