News – Ucraina operazione antiterroristica

KIEV – È iniziata stamane l’operazione «anti terroristica» a nord della regione di Donetsk, Ucraina orientale, dove i filorussi hanno occupato numerosi edifici pubblici in una decina di città: la notizia è stata data dal presidente ad interim Oleksandr Turchynov in parlamento.

Il presidente ha assicurato che l’operazione sarà condotta «gradualmente, in maniera equilibrata e responsabile». Nel pomeriggio forze ucraine hanno condotto un attacco sull’aeroporto militare di Kramatorsk, preso l’altro ieri dai filorussi. Quattro filorussi sono morti e altri due sono rimasti feriti. Le forze ucraine hanno ripreso il controllo dell’ campo aereo militare di Kramatorsk, nell’est del Paese, occupato dai filorussi, ha annunciato il
presidente Turchynov […].
La tensione, dunque, resta altissima e il premier russo, Dmitri Medvedev, lancia un nuovo allarme: l’Ucraina «è sull’orlo di una guerra civile e questo fa davvero paura». Il capo del governo moscovita sottolinea che «l’unica via per andare avanti è quella del dialogo con tutte le regioni ucraine». E ribadisce la richiesta di una condivisione internazionale dei problemi economici dell’Ucraina, che per Mosca in questo momento significano soprattutto bollette del gas non saldate, per 2,2 miliardi di dollari.

Accuse a Mosca. Il presidente ucraino non ha risparmiato critiche a Mosca accusandola di avere «progetti brutali» per destabilizzare il sud-est dell’Ucraina al di là del bacino minerario del Donbass, dove sono scoppiate le rivolte filorusse: «I progetti della Russia sono stati e restano brutali. Vogliono prendersi non solo il Donbass, ma tutto l’est e il sud dell’Ucraina dalla regione di Kharkiv a quella di Odessa», ha aggiunto […].

La telefonata tra Vladimir Putin e Barack Obama,avvenuta nella notte, non è servita ad allentare la tensione. I due restano sulle loro posizioni: il presidente russo nega qualsiasi ingerenza da parte di Mosca in Ucraina orientale, parla di febbre separatista e invita Washington a esercitare la propria influenza presso le autorità di Kiev in modo da evitare un «bagno di sangue». […].
Il segretario generale della Nato esclude la possibilità di intervento militare in Ucraina […] (fonte Repubblica).

 

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