Le Farfalle riconquistano Pesaro!
Si sa che le farfalle volano. Hanno due ali colorate per farlo e sono uno degli animali più eleganti che troviamo sula terra. Ma avete mai sentito parlare di farfalle umane? Noi sì, e sono loro.
Marta Pagnini, Andrea Stefanescu, Camilla Bini, Camilla Patriarca, Valeria Schiavi e Sofia Lodi, alla World Cup 2014 di Pesaro, non hanno avuto nessun problema a salire sul quel primo gradino del podio e a mettersi la medaglia d’oro al collo. Con un punteggio totale di 35.400 vanno davanti alla Bielorussia, campionessa in carica, con 34.499 e alla Bulgaria, 34.483. ai piedi del podio troviamo invece il Giappone (34.383), l’Israele (34.100) e l’Azerbaijan (33.666), che ospiterà gli Europei tra poco più di un mese. Come sempre hanno brillato e hanno regalato emozioni a tutta l’Arena, e non solo. Anche chi le ha viste da casa, in TV, non ha resistito a battere le mani a ritmo di musica e a sostenerle ad ogni esercizio. 17.750 è il punteggio dell’esercizio con le clavette mentre per quello con le tre palle/due nastri, le nostre ragazze hanno ottenuto il miglior punteggio di giornata con 17.650, punteggio che gli ha permesso di salire così sul tetto del mondo. {ads1}
Questa squadra cresce giorno dopo giorno e il Presidente del Coni, Giovanni Malagò, presente a bordo pedana, ha seguito molto attentamente le Farfalle, e non ha avuto problemi a confermare quello che già mesi fa aveva dichiarato, nonché la possibilità di offrire alle ragazze una casa tutta loro dove allenarsi.
L’unico rammarico generale è stato quello di non aver potuto vedere la Russia gareggiare, ma l’Italia l’affronterà al Pala Desio, in uno scontro due a due, il 1° Maggio. Questo è senza dubbio un grande slancio per le nostre ragazze che, dopo l’argento ottenuto a Stoccarda, non hanno mai smesso di allenarsi e hanno, così, conquistato questa medaglia mondiale. Come ogni anno il World Cup è quindi tinto dei colori della bandiera italiana. Ma la gara non è finita qui. Oggi pomeriggio scenderanno di nuovo in pista per le finali di specialità dove, ovviamente, si sono qualificate senza nessun problema. Si va quindi alla ricerca di un altro oro o, perlomeno, di un’altra medaglia.