Europee? La situazione in Italia
I grandi partiti europei si sfideranno tra poco più di un mese per il rinnovo del Parlamento Europeo. Le coalizioni hanno espresso i loro candidati per la presidenza della commissione europea (vedi mio articolo precedente) e nelle varie nazioni i partiti nazionali hanno già fatto, o sono in procinto di fare, le loro scelte: vediamo la situazione in Italia.
L’orizzonte del centro destra sembra quello destinato a suscitare minor scalpore. A prescindere da eventuali alleanze strategiche dell’ultimo minuto, Forza Italia e la coalizione UdC+Nuovo Centro Destra confluiranno entrambe nel bacino del PPE a sostegno di Claude Junker. Poche invece, a meno di convergenze con FI, le possibilità per Fratelli d’Italia e AN che insieme non superebbero la soglia di sbarramento al 4%.
A sinistra la situazione sembra essere decisamente più vivace. Il Partito Democratico, da poco iscritto al PSE, sostiene naturalmente Martin Schulz e, come già avviene, farà sedere i suoi deputati nel gruppo parlamentare S&D/PSE .
Via libera per la lista l’Altra Europa per Tsipras, in sostegno del greco Alexis Tsipras, candidato della GUE, nata dopo l’appello di sei intellettuali italiani e sostenuta dai partiti della sinistra radicale: la lista ha infatti superato in questi giorni la soglia delle 150.000 firme necessarie per presentare una lista di cittadinanza europea, raggiungendo quota 220.000, e si prepara a un’intensa campagna elettorale per qualificarsi come alternativa al Partito Democratico.
Grandi attese suscitano le scelte che il Movimento 5 Stelle compirà all’indomani del voto del 25 maggio. Al momento infatti, secondo anche le più recenti dichiarazioni di Grillo, esso non si è espresso in sostegno di alcun candidato né ha indicato in quale dei gruppi attualmente presenti nel Parlamento Europeo iscriverà i suoi eletti. Tuttavia non è molto edificante la prospettiva di restare nel gruppo dei non iscritti, né, come spiegato in precedenza, è percorribile l’ipotesi di fondare un gruppo autonomo. Dunque cosa aspettarsi dai futuri deputati a cinque stelle? Sinistra Europea? PSE? Nuovo gruppo sotto la bandiera della Le Pen? Occorrerà aspettare.
Nel mar nero di un eventuale fronte xenofobo capeggiato dalla leader francese si tuffa invece a capofitto la Lega Nord, sul filo del 4% rispetto agli ultimi sondaggi. Tuttavia il partito dei secessionisti potrebbe anche prendere qualcosa in meno.Male?
Fuori dal parlamento europeo resteranno probabilmente Scelta Europea e i Verdi Italiani: la coalizione trainata da Scelta Civica in sostegno del candidato dell’ALDE Guy Verhofstadt si attesta al momento abbondantemente al di sotto del 4%; mentre i Verdi hanno scelto di correre da soli in sostegno della costellazione verde europea, con conseguenti possibilità di eleggere dei rappresentanti pari più o meno a zero.