Juve KO. Si riapre il campionato?
Battendo la Juventus dei record al San Paolo, il Napoli ha dimostrato che in casa se la può giocare con chiunque. Se da un lato la Roma vede la sua rivale avvicinarsi sempre più nei pressi del il secondo posto, dall’altro si sta accorciando il gap che la divide dalla capolista. Vincendo nella gara di recupero contro il Parma, la squadra di Rudi Garcia potrebbe andare a -8 dalla Juve. Campionato riaperto?
Un Napoli implacabile. Ieri sera al San Paolo, la Signora è stata intimidita lasciandosi sfuggire l’ennesima vittoria di un campionato ormai abbastanza noioso. Determinante l’assenza di Tevez, ma anche la preparazione alla partita della squadra partenopea, che ha fatto del possesso palla l’arma vincente impedendo ai bianconeri di prendere il pallino del gioco, anche se contro le grandi squadre spesso Conte ricorre a metodi più provinciali per portare a casa il risultato. Tutti i meriti del caso a Rafa Benitez, che ha preparato al meglio la gara riuscendo a non subire gol e infliggendo un due a zero letale firmato da Callejon (in fuorigioco) e Mertens. Il Napoli si trova momentaneamente a 6 punti dal secondo posto, in attesa che la Roma recuperi gli 80’ di gioco contro il Parma. Dopo una prestazione sontuosa come quella di ieri sera, la sfida sarà mantenere questa concentrazione anche contro le squadre più deboli, elemento che quest’anno al Napoli troppo spesso è venuto meno. {ads1}
La Roma invece, nel pieno dell’entusiasmo per la presentazione del progetto per il nuovo stadio, resta concentrata sul suo obiettivo di entrare in Champions League dalla porta principale: il secondo posto. Rudi Garcia prima della gara con il Sassuolo aveva sottolineato la poca importanza che avrebbe avuto il risultato di Napoli – Juventus, focalizzando l’obiettivo di ottenere i tre punti contro Berardi e compagni. Il decimo gol di Destro – media gol strepitosa – ed il primo gol in Serie A di Bastos, hanno permesso alla Roma di assicurarsi un’altra vittoria e di poter buttare l’occhio sulla sfida serale, facendo confessare all’ allenatore giallorosso che un successo del Napoli avrebbe potuto avvicinare la Roma alla Juventus. Il gap da riempire al momento è di 11 punti, ma la Roma per poter sognare ancora sarà costretta a vincere mercoledì contro il Parma nel recupero del 22° turno di campionato, che fu sospeso a causa del maltempo.
Per quanto riguarda gli episodi in casa giallorossa,non si può fare a meno di commentare la comica performance di Rizzoli in occasione del rigore “concesso e non concesso” al Sassuolo in seguito allo scivolone di Sansone in area. Stavolta non bisogna soffermarsi molto sull’ennesimo caso poco chiaro in una partita della Roma, quanto sull’insicurezza del giudice di gara, che per decidere si è affidato prima ai suoi assistenti (di opinione discordante tra loro)e poi allo stesso Sansone; ma anche sui 4 minuti persi per fare tutte queste “verifiche”. Il pensiero torna alle parole di Nicchi, che tra le varie scuse inventate per non introdurre la moviola in campo col supporto tecnologico, dice che si perderebbe troppo tempo per la verifica. Moviola in campo o no, facciamo ridere i polli.
Lontano dalla lotta per i primi tre posti, sugli altri campi, la Fiorentina si è esibita in uno dei più bei 0 a 0 del campionato contro la Samp di Mihajlovic , quest’ultimo espulso per aver bramato un fallo laterale come mai nella vita, inveendo contro il quarto uomo. Emozionante anche la vittoria della Lazio sul Parma, se non altro per gli ultimi 15 minuti, nei quali la partita ha preso vita e si è conclusa con il gol vittoria di Candreva, ennesima prova che più si avvicina la convocazione al Mondiale, più si scatenano i giocatori con un piede in Nazionale ed uno fuori. E’ stato anche il caso di Luca Toni, che con la sua doppietta ha riportato il Verona alla vittoria siglando anche il record di gol in una stagione (15), Cerci (gol e assist ieri), Destro (4 gol consecutivo, 10 in campionato), Insigne ed Immobile. Alcuni sognano la maglia azzurra, altri sperano nel secondo posto, ed altri ancora, dopo il risultato del San Paolo, sognano ancora lo scudetto. Un’utopia, ma in fondo, sognare non costa nulla.