“Milano non esiste”. E il paradiso esiste?
Ancora un’occasione per interrogarsi sul palco del Martinitt, grazie a risate agrodolci. Dal 3 al 20 aprile Nord e Sud si contendono i cuori di una famiglia divisa. Una commedia divertente ma anche amara, tratta dall’omonimo romanzo di Dante Maffia, porta in scena un’Italia vera: umile e popolare, che ancora odora di pelle, di rabbia, di lavoro duro e di sudore. Uno scontro-confronto tra paradiso e inferno, speranze e rimpianti.

Dov’è la nostra casa, dove siamo nati e languono le radici di famiglia o dove siamo vissuti e abbiamo inseguito il sogno di una vita migliore? Un interrogativo non da poco, soprattutto quando si arriva a un bivio e si deve decidere se continuare a vivere il futuro dove siamo o se rincorrere il passato tornando alle origini. Con la sua penna sottile e profonda, Roberto D’Alessandro ancora una volta colpisce nel segno –e nell’anima dello spettatore- con una commedia che si ispira alla “letteratura industriale” per urlare a suon di risate una intensa denuncia sociale, portando sotto i riflettori temi come il disadattamento urbano, la rabbia verso il sistema e i padroni, l’alienazione di chi non sa più dove è di casa, il ribaltamento delle nostre certezze sociologiche.

MILANO NON ESISTE è una commedia tratta dal romanzo di Dante Maffia, adattata, diretta e interpretata da Roberto D’Alessandro, con Nadia Puma, Ivan Saladino, Lorenzo Basso, Emilio Camera, Marta Gimigliano e Manuela Caruso.

Un operaio calabrese, che vive a Milano da 40 anni, si avvicina al pensionamento. Sposato con una milanese e padre di 5 figli già vede realizzarsi il sogno di tornare nel paese natio, ritrovare la luce del Sud, l’odore del mare e l’umanità che ha lasciato una vita fa. Tanto più che nella sua fabbrica si muore, Milano si contorce in un inaccettabile orrore sociale e urbanistico e “la peste” della modernità atrofizza ogni forma di fraternità. Ma l’operaio non ha fatto i conti con i figli, che di andare a vivere in Calabria non ne vogliono sapere, e precipita in una cocciuta mania ossessiva che idolatra il paese del Sud come paradiso e demonizza la città del Nord come inferno, sfiorando la pranoia. Chiunque provi a farlo ragionare e desistere diviene un nemico. Sempre più incaponito, torna infine nel suo Eden calabrese ma pagherà lo scotto di una estrema e autistica solitudine.

Info e prenotazioni:
TEATRO MARTINITT
Via Pitteri 58, Milano – Tel. 02 36.58.00.10
Orario spettacoli: giovedì e venerdì ore 21, sabato ore 16.30 e ore 21, domenica ore 18.
Biglietteria: da martedì a sabato ore 10-20, domenica ore 15-17.30; lunedì chiuso.
Ingresso: 20 euro – Abbonamenti a partire da 100 euro per 11 spettacoli.

Il Martinitt
Un “piccolo” teatro dai grandi numeri (20.000 spettatori lo scorso anno e già 1300 abbonamenti in sole 3 stagioni) che crede davvero nei nuovi talenti di casa nostra, tanto da riservare loro il suo palcoscenico in esclusiva e da aver indetto il concorso “Una Commedia in cerca d’autori”, dedicato ad autori tra i 18 e i 45 anni, residenti in Lombardia. In premio la soddisfazione di veder il proprio testo diventare un vero e proprio spettacolo, che andrà in tournée in varie piazze d’Italia.

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