Obama al Colosseo: tante dichiarazioni in poche ore
In questi giorni la città di Roma è stata scombussolata dall’arrivo di una vera e propria “guest star”: Obama in persona. Il presidente Usa è impegnato in un tour attraverso Europa e Arabia Saudita e non poteva di certo farsi mancare la “città eterna”.
Obama è atterrato a Fiumicino il 26 marzo sera ed è ripartito il 28 mattina. Si è trattato di una visita di poco più di 24 ore, ma fitta di appuntamenti.
«Al presidente Obama vorrei dire, con grande forza, che quel messaggio “yes we can” oggi vale anche per noi in Italia», afferma Renzi, convinto che sia realmente possibile cambiare in meglio il nostro Paese. La soddisfazione di Renzi per la visita di Obama è evidente dal volto del premier nel corso della conferenza stampa a Villa Madama. Del resto, Renzi stesso ha ammesso di aver preso spunto dal presidente Usa: «Obama ha scelto un percorso ambizioso per ricostruire l’economia del suo Paese. Noi abbiamo scelto di usare lo stesso acronimo, Jobs act, per restituire lavoro e spazio ai giovani».
Dall’altra parte Obama ha dichiarato: «Ho fiducia nelle riforme di Renzi, il premier saprà portare avanti l’Italia». E ancora: «Sono colpito dall’energia e dalla visione che Matteo porta con sé in questo nuovo incarico, c’è visione, c’è ambizione ed è un fatto positivo non solo per l’Italia, ma per l’Europa». Per quanto riguarda l’Ucraina, Obama spiega che la complicata situazione attuale si è venuta a creare come conseguenza al fenomeno della corruzione. Non tutto però è perduto: «Continuiamo a sperare che la Russia attraversi la porta della diplomazia e collabori con tutti noi per risolvere la questione ucraina in modo pacifico».
Riguardo la questione Marò «trattenuti illegalmente in India», Renzi non si è fatto sfuggire la possibilità di chiedere un’ulteriore conferma dell’appoggio Usa riguardo la questione marò, ormai divenuta di interesse internazionale. Nel frattempo Maroni twitta entusiasta: «Obama annuncia che USA aderiscono a #Expo2015. Finalmente!! Ottima notizia».
L’appuntamento che ha destato più curiosità in assoluto, però, è stato quello tra Obama e Papa Francesco, svoltosi nella Sala del Tronetto. Obama dice di essere un grande fan del Papa, tanto da invitarlo personalmente alla Casa Bianca. Del resto, i due hanno un grande obiettivo comune: ridurre le diseguaglianze.
Grillo non si risparmia neanche sul presidente Usa: «Obama viene in Italia e va dal Papa per farsi due foto, viene qui perché si è preoccupato della nostra riduzione delle spese militari degli F35, viene qui a parlare di questo, e Napolitano subito va in televisione a dire bisogna spendere di meno!».
Le premesse per una collaborazione continuativa tra il nuovo governo italiano e gli Usa sembrano esserci tutte. La speranza è che tante belle parole non siano solo uno stratagemma per acquistare consensi, ma un punto di partenza importante. Ma poiché “di doman non c’è certezza”, Obama ne ha approfittato pe una visita al Colosseo: « È più grande di alcuni stadi di baseball dei nostri giorni».