Festival del Giornalismo, un’edizione speciale
“Questo festival non s’ha da fare”, per lo meno era quello che si credeva ad ottobre. Ma il Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia si farà eccome. Ieri a Roma, i due ideatori, Arianna Ciccone e Chris Potter, hanno presentato un evento pieno di incontri con le firme più illustri del giornalismo internazionale.
Questa ottava edizione ha visto la luce grazie, oltre che agli sponsor storici Enel, Tim e le new entry Amazon e Google, al crowdfounding un processo in cui un gruppo di persone decide di finanziare con il proprio denaro un evento o un organizzazione. Così è stato per il Festival che grazie ai sui fan è riuscito a sopravvivere e soprattutto a migliorarsi ancora, tanto che tutti gli interventi, workshop e keynote speech saranno totalmente gratuiti. “Stay fast, stay fit” è lo slogan di quest’anno a specificare che il Festival deve essere un allenamento, una palestra per i giornalisti e per i lettori, grandi protagonisti di questa edizione, che vista la grande importanza dell’open web e i cambiamenti talmente accelerati devono riuscire a stragli dietro. I numeri di questa edizione sono grandissimi: 200 eventi, più di 400 ospiti da tutto il mondo, 200 volontari provenienti da Belgio, Filippine, Ucraina, solo per citare alcuni dei 25 Stati, 50 workshop alcuni tenuti direttamente da Google e Twitter. Molto importanti saranno i quattro keynote speech tenuti da: Jeff Jarviss della City University di New York, Margaret Sullivan public editor del New York Times, Richard Gingras, director news e social product di Google e Wolfgang Blau, direttore delle strategie digitali del Guardian. Per cercare di fare il punto della situazione sul giornalismo odierno grazie a più punti di vista dalla testata tradizionale al mondo accademico. 13 appuntamenti, tra pannel e workshop, organizzati dall’European Journalism Center e l’Open Knowledge Foundation, con nomi importanti del giornalismo e di internet. In altri eventi si toccheranno diverse tematiche dalla politica all’economia, passando dalla Scuola di giornalismo di Perugia che affronterà il tema dell’Ucraina. Si parlerà del giornalismo investigativo, delle nuove metriche di valutazione online, della sicurezza informatica e della privacy. Si presterà particolarmente attenzione al giornalismo internazionale, in particolare quello africano con ospiti direttamente dal Kenya, dal Sud America rappresentato da quattro differenti testate, Ucraina e Russia in cui si parlerà di un giornalismo indipendente. Non solo interventi, ma anche teatro e libri al Festival, con spettacoli di Pif e Don Ciotti e la presentazione dei volumi di Paolo Mieli e Corrado Augias, alla loro prima presenza al Festival. Tantissimi appuntamenti da dividere in solo 5 giorni.
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Il Festival del giornalismo si terrà a Perugia dal 30 aprile al 4 maggio, ma per chi volesse una piccola anticipazione. Il 28 aprile all’Auditorium Parco della Musica di Roma si terrà un dibattito tra Ezio Mauro, direttore di Repubblica, e Alan Rusbridger, direttore di The Guardian, moderati da Enrico Franceschini su “Media e potere: war on journalism”. Per gli amanti del giornalismo l’appuntamento è a Perugia, per un’edizione speciale del Festival.