Libri: Roma Massonica di Roberto Quarta

Roma è una città culturalmente complessa; i suoi palazzi, i suoi monumenti antichi e moderni ci raccontano le epoche e gli stili che l’hanno attraversata e di volta in volta ridefinita. Roma Massonica di Roberto Quarta – da qualche settimana nelle librerie per Edizioni Mediterranee – ci aiuterà a far luce sul rapporto, particolarmente complesso, tra l’architettura capitolina e la Massoneria e su come quest’ultima abbia contribuito, passando attraverso un aspro conflitto con la Chiesa Cattolica, al suo rinnovamento.

La voce dell’autore, cadenzata, pare animata da quella pacatezza propria di chi è consapevole delle cose che sta via via esponendo; come una guida fidata ed erudita ci accompagna nei sentieri oscuri della storia della Massoneria ripercorrendone con chiarezza le origini, quando nel lontano Medioevo «le corporazioni dei muratori si riunivano in logge […] dove gli architetti eredi della sapienza costruttiva egiziana, ebraica e greca edificavano strutture estremamente complesse ispirate alla geometria sacra di origine Pitagorica». Il primo capoverso dell’opera ci ricorda opportunamente che la creazione del mondo prese vita, non a caso, dalla geometria del Grande Architetto attraverso il Compasso – che sarà tra i più importanti simboli massonici – , separando la forma dal caos; fin da subito il lettore viene messo di fronte la divina importanza dell’ Ars Regia o architettura e della sua direttaderivazione «dall’attività di Dio e dal tentativo di imitarlo con le virtù e la sapienza costruttiva». Il massone in fondo sarà chiamato durante la sua esistenza a «squadrare e perfezionare» la pietra grezza metafora di quel lavoro su se stesso che possa renderlo idoneo a diventare la pietra d’angolo di una costruzione comunitaria. {ads1}

È difficile riportare questo viaggio appassionante senza abbreviarne rovinosamente il percorso; leggendo le pagine fitte di preziose informazioni scopriamo che autori del passato come Piranesi, Casanova, Goethe, sono passati per i sentieri misteriosi della Massoneria. Addirittura pare che lo scrittore tedesco – come ci informa nel suo Viaggio in Italia – desiderasse ardentemente recarsi nella città eterna; se inizialmente si era allontanato da Weimer per sottrarsi alle incombenze politiche ben presto fu consapevole del fatto che il viaggio non era una banale fuga da «qualcuno o qualcosa» ma un vero e proprio «esodo biblico, finalizzato all’eliminazione degli idoli del pensiero». Il viaggio in Italia fu dunque per Goethe, iniziato alla Massoneria, un periodo di formazione ed un tentativo di avvicinamento alla verità.

Nel testo tra le disavventure di Cagliostro e i paesaggi arcadici di Poussin si giunge al drammatico conflitto tra il grande potere del cattolicesimo romano e la Massoneria; l’intero impianto urbanistico risente di questo drammatico contrasto che sembra più di ogni altro segnare irreversibilmente il suo sviluppo. La scalinata di Trinità dei Monti e le costruzioni scenografiche di Fontana di Trevi e del Porto di Ripetta definiscono una nuova e suggestiva mappa simbolica. Nel libro sono contemplate finanche le dinamiche e l’impatto potente della nuova massoneria progressista e laicista, protagonista indiscussa del periodo post-risorgimentale, con nuovi edifici del potere costruiti a propria immagine e somiglianza ed i quartieri che riflettono i costumi della nuova borghesia piemontese.

Prima di concludere e lasciare al lettore il piacere di scoprire una per una le novità che i diversi componenti della massoneria hanno portato nella città eterna è giusto spendere due parole sul lavoro del sindaco Ernesto Nathan, certamente tra gli autori che hanno provocato una profonda ferita all’asse clerico-moderata avviando un singolare processo di modernizzazione. È soprattutto nel campo dei servizi pubblici che la sua politica, avvalendosi dell’aiuto dell’economista Giovanni Montemartini, riportò notevoli successi; dopo aver municipalizzato l’energia elettrrica e i trasporti urbani tolse il monopolio alle società private abbassando notevolmente i costi per i cittadini e favorendo la nascita dell Atac (1911 e dell’Acea (1912). Infine cosa socialmente altrettanto rilevante lottò strenuamente per laicizzare lo Stato cercando di sottrarre alla Chiesa il dominio in ambito educativo ed estendendo al contempo l’istruzione elementare pubblica con l’ausilio prezioso di Maria Montessori.

Roma massonica di Roberto Quarta, Edizioni Mediterranee, pp. 240, € 18.50 – Scheda libro: www.edizionimediterranee.net

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