Per amore del mio popolo, stasera su Rai Uno
Gli anni ’90 sono stati segnati da innumerevoli crimini di stampo mafioso. Anche le “uniformi” ecclesiastiche non sono state risparmiate. Se il 1993 è da ricordare per l’omicidio di padre Pino Puglisi a Palermo, il 1994 rievoca l’assassinio di don Peppe Diana.
Entrambi si sono impegnati contro la criminalità organizzata presente nel loro territorio. Brancaccio e cosa nostra da un lato, Casal di Principe e la camorra dall’altro. Il 19 marzo la Rai ha deciso di celebrare i vent’anni dalla morte di don Diana con una fiction in due puntate. {ads1} Per amore del mio popolo va in onda da stasera in prima serata su Rai Uno e Alessandro Preziosi darà il volto al prete che difendeva le vittime della camorra e non aveva paura ad accusare pubblicamente i criminali. «La Camorra oggi è una forma di terrorismo che incute paura, impone le sue leggi e tenta di diventare componente endemica nella società campana» scriveva nella famosa lettera del 1991 intitolata Per amore del mio popolo, da cui la fiction ha tratto ispirazione. Quelle parole, lette durante la vigilia di Natale, erano rivolte a tutte le parrocchie della zona per stimolare la comunità ad affrontare la prepotenza del clan casalese, ma per la camorra diventarono motivo di sfida. La vendetta mafiosa arrivò nella prima mattina del 19 marzo, mentre il prete si preparava alla messa nella sacrestia della chiesa di San Nicola di Bari a Casal di Principe. Furono addirittura cinque i colpi di pistola che uccisero don Diana. La fiction di Rai Uno intende ripercorrere i momenti che hanno segnato la vita di quest’uomo, fino agli ultimi istanti. Verrà messo in luce l’impegno di don Peppe all’interno della sua parrocchia, in particolare verso i più giovani, i più indifesi e ingenui. Il film della Rai mostrerà l’influenza che il parroco ha avuto su alcuni ragazzi appartenenti a famiglie mafiose, come la storia di Domenico (interpretato da Vincenzo Pennarella), il figlio illegittimo di Antonio Esposito (Massimiliano Gallo). Nel 1978 entra, inoltre, nell’Agesci, l’Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani, di cui diventerà responsabile diocesano. Il napoletano Alessandro Preziosi si è dimostrato entusiasta nel ricoprire questo ruolo così importante: «E’ la cosa più bella e importante che ho fatto finora. Un progetto unico, che ha dato nobiltà al lavoro di tutti: è un prodotto di fortissimo impatto. Era un uomo che ha vissuto in maniera intensa la sua vita, dedicandola totalmente ai ragazzi. Con grande semplicità e un’infinita capacità di ascolto. Era un uomo esuberante, con un forte senso di libertà e di meraviglia verso le cose e le anime belle. Era più uomo che prete. Aveva un’umanità che lo rendeva parte della società nella quale viveva. Ed è proprio questo che ho cercato di rendere nella mia interpretazione». {ads1} Per amore del mio popolo è prodotto da Rai Fiction e da Aurora film, in collaborazione con le diverse personalità che oggi continuano a combattere la camorra nella provincia di Caserta: il Vescovo di Aversa, Mons. Angelo Spinillo, i Parroci di Casal di Principe e Fregnano, con il sostegno del Comitato Don Peppe Diana, della polizia, delle autorità amministrative e di molti cittadini. Lunedì 17, in merito alla rilevanza sociale della fiction, Per amore del mio popolo è stato proiettato alla Camera con la presenza della Presidente della Commissione Antimafia Rosy Bindi, che ha dichiarato: «La fiction ha fatto la sua parte per aiutare a capire meglio lo straordinario messaggio che Don Diana rappresenta per tutti noi. […] Era un prete che faceva il suo dovere, così dovremmo dire dei magistrati, dei poliziotti, dei cittadini normali. […] In questi giorni il collaboratore di giustizia Spatuzza ha usato una frase per raccontare l’uccisione di Don Pino Puglisi; “abbiamo dovuto ucciderlo perché voleva il nostro territorio”, una frase tremenda capace però di tenere dentro una verità: la camorra e le mafie hanno paura di chi fa capire che si può costruire un futuro senza violenza». Questa sera alle 21.10, su Rai Uno la prima puntata della fiction dedicata alla vittima della camorra don Diana, con la regia di Antonio Frazzi.