Lega Basket: Milano prende il largo
Ottava di ritorno in lega basket e Milano, alla dodicesima vittoria di fila, allunga in vetta a quota 36 con quattro lunghezze di vantaggio sull’accoppiata Cantù Brindisi reduci da uno scontro fraticida,e mette una seria ipoteca sul meritatissimo primato in regular season.
Le scarpetta rosse hanno liquidato la pratica Acea (85-61) in meno di venti minuti infierendo su un avversario molle e mai in partita, spolverando un Melli d’annata autore di 24 punti in 25 minuti con oltre il 60% dal campo a cui si aggiunge un roster completo in ogni reparto con coach Banchi abile a ruotare tutti gli effettivi reduci dall’ennesima impresa in trasferta in Eurolega. Roma ha tirato male dal campo, ha subito l’aggressività difensiva dell’Armani e in attacco il solo Hosley (17p) ha dato segnali di vita con una certa continuità, mentre Goss è sembrato appannato e fuori giri perdendo nettamente il duello a distanza con Hackett. Scontro diretto al Pianella tra Cantù e Brindisi (84-69) e partita sin dall’inizio a senso unico con gli uomini di Sacripanti abili a confondere l’attacco pugliese e a ripartire in attacco a tutto gas imponendo un ritmo altissimo sin dalle prime battute, grazie al miglior Ragland stagionale (24p) vero motore di un attacco ben distribuito in cui tutti hanno messo il loro mattoncino. Brindisi non è mai entrata nel match giocando a sprazzi con poco collettivo e molte individualità e le percentuali basse rispecchiano le forzatura degli uomini di coach Bucchi di cui salviamo il solo Zerini (10p) che ha lottato fino in fondo contro i muscoli dei lunghi avversari.{ads1}Passo falso di Siena, che resta a quota 30, sconfitta a Pistoia (77-76) grazie ad una magia di Wanamaker (19p) a fil di sirena cha ha vanificato la rimonta mensanina dopo il meno 14 del terzo quarto. Vittoria meritata per la Moretti band sempre in testa e in controllo, anche grazie ai muscoli di Johnson (10p e 7r) e alle percentuali di Gibson (16p) mentre Siena paga cari tre quarti scellerati e mal gestiti in attacco con pessime scelte di tiro e percentuali ridicole ricordandosi di giocare a basket solo negli ultimi minuti, un po’ pochino per chi ha ambizioni scudetto. Ennesima vittoria per Sassari (raggiunta Siena a quota 30) che supera Venezia (100-95)dopo quaranta minuti stellari e si inchina alla prestazione strepitosa di Drake Diener: 44 punti con 18/26 dal campo e 7 rimbalzi, chapeau e standing ovation per uno dei protagonisti di questa lega basket. Venezia ha tenuto testa alla grande cedendo solo nei minuti finali dimostrando ancora una volta di essere degna di un posto nei playoff e spolverando un super Taylor (28p) e un inossidabile Smith (17p) entrambi in campo per tutta la gara. Ennesima sconfitta per Bologna che soccombe in casa contro Reggio Emilia (70-71) e sprofonda nel baratro della zona retrocessione, complice anche un po’ di sfortuna nel concitato finale. Il solito Hardy (27p) non è bastato a Coach Valli, cha ha pagato ancora una volta la mancanza di bocche da fuoco alternative, mentre la Grissin Bon ha pescato nel mazzo, oltre ai soliti White (16p) e Kaukenas (11p) un ottimo Cervi (13p) dimostrando di avere più frecce a disposizione nei carichi offensivi. Vittoria interna per Caserta, che raggiunge Reggio Emilia in settima posizione a quota 22, contro la Sutor (75-68)senza troppi patemi dopo tre quarti chiusi a più 13 e un ultimo quarto di contenimento, con Brooks (14p) Moore (10p) e Scott (11p) a bilanciare un attacco corale, di fronte una Montegranaro spuntata e a sprazzi in attacco, aggrappata ad un ottimo Mazzola (15p e 10r)e a una batteria di comprimari pronti a lottare nonostante gli evidenti limiti.
Vittoria interna fondamentale per Cremona, raggiunta Bologna a quota sedici, che supera in casa la Sidigas Avellino (83-75)con una prova da squadra matura e ben consapevole di una salvezza possibile. Sugli scudi il solito stellare Jackson (25p)e altri quattro uomini in doppia cifra, sintomo evidente di una rabbia agonistica che non ha dato scampo alla formazione di coach Vitucci mai veramente in partita nonostante un superbo Ivanov (17p e 15r) e un chirurgico Lakovic (18p) poco supportati dalla cabina di regia abulica di uno spento Cavaliero. Per chiudere il colpo esterno della giornata è quello di Varese che espugna l’Adriatic Arena di Pesaro, che resta fanalino di cosa a quota 12, grazie a un ottimo secondo tempo su cui ha inciso l’ottimo Andrea De Nicolao (14p) play tascabile e pieno di fosforo abile nell’innestare uno straripante Adrian Banks (25p) tornato ai suoi livelli standard, ma mai come stavolta si è vista una squadra convinta e determinata a giocare fino alla fine con la stessa intensità. Pesaro perde una delle ultime chance di salvezza, tradita dalle pessime percentuali di Turner (8p con 2/10 dal campo)e da una paura di vincere che nel finale si è fatta irrimediabilmente sentire. Prossimo turno con Milano a caccia della tredicesima di fila a Montegranaro, Brindisi in casa contro Bologna e Cantù a far visita a Caserta nella bolgia del Palamaggiò.