News – Inedito d’autore all’Auditorium di Roma
Prendi un meccanismo del teatro classico e fanne uno spunto articolato per più orientamenti attuali del teatro di narrazione.
Ecco l’impresa che si sperimenta all‘Auditorium di Roma dove, come se fossimo in un clima di commedia dell’arte del terzo millennio, Andrea Camilleri ha escogitato una terna di soggetti, di canovacci storici, per affidarli uno alla volta alle tecniche, ai linguaggi e alle letture personalizzate di tre popolari e stimati teatranti-raccontatori italiani, Marco Paolini (appuntamento lunedì 17 marzo), Marco Baliani (sabato 22), Ascanio Celestini (sabato 29).
La rassegna, nata da un’intuizione di Camilleri, affiancato nell’ideazione e nella cura da Annalisa Gariglio, s’intitola Inedito d’autore, ed è promossa dalla Fondazione Musica per Roma, in collaborazione con l’Associazione Culturale 15 Lune.
«La formula mi venne in mente due anni fa – spiega lo scrittore – e nasceva dall’interesse che m’avevano suscitato certe vicende vere non di pubblico dominio quanto le clamorose condizioni ambientali, umane e storiche in cui gli stessi fatti specifici erano inseriti, di cui erano una conseguenza, una variante, un aspetto caduto in ombra, un po’ finito nel dimenticatoio. Avrei potuto occuparmene io, scriverne altrettante ricostruzioni sia documentate sia romanzate. E invece è stato più stimolante offrire tre tracce ad altrettanti attori solisti, tre in grado di tener banco col pubblico in forza della loro energia verbale, della loro grinta cronistica, e anche della loro improvvisazione». E c’è una sottile linea rossa che unisce il senso dei tre temi ispirativi. «Sì, la domanda (che dà anche luogo al titolo suggerito per il primo pezzo assegnato a Paolini) è: quanto vale un uomo? E l’unità di misura ha a che fare con la morale, con lo spirito, né più né meno che con la carne e col sangue» (fonte Repubblica).