News – Berlusconi e le Europee
ROMA – A oltre due mesi dalle elezioni europee, la possibilità di una candidatura di Silvio Berlusconi al parlamento di Strasburgo scuote la politica italiana.
Ad annunciare una sua possibile presenza in lista con Forza Italia, malgrado la condanna all’interdizione dai pubblici uffici pronunciata dal tribunale di Milano e confermata dalla Corte di Cassazione, è stato nei giorni scorsi lo stesso Cavaliere. Apertura fatta subito sua dal quotidiano di famiglia, il Giornale, che ha lanciato una raccolta di firme a sostegno della candidatura che va di pari passo con quella per la concessione della grazia avviata da Daniela Santanchè.Oggi a sostegno di questa ipotesi scende in campo anche il vice presidente del Senato Maurizio Gasparri. «Noi – afferma il senatore di Forza Italia – poniamo una questione di democrazia e di libertà. Berlusconi è il leader che guida e rappresenta il centrodestra e ha il diritto di essere in campo alle elezioni europee. Ci batteremo per questo. E lo faremo per dare forza a un voto utile, per cambiare le regole europee, per fare le riforme in Italia, per evitare che l’Italia torni indietro ai ricatti dei partitini, per evitare che Renzi tassi di più casa, pensione e risparmio con un salasso ben maggiore del piccolo taglio alle tasse che peraltro esclude assurdamente i pensionati. Siamo in campo con Berlusconi convinti che sia l’unica scelta di reale cambiamento. E non subiremo imposizioni».
Dal centro si mostra però scetticismo e si invita il Pd a non abboccare alle esche dell’ex premier. «Troppo nervosismo non fa bene al Pd – avverte il segretario dell’Udc Lorenzo Cesa – Se all’annuncio della candidatura di Berlusconi la reazione è isterica e scomposta significa che manca quella maturità che consente di distinguere la propaganda, la demagogica e la trovata pubblicitaria stile marketing a scopo sondaggi dalla politica. E’ chiaro che Berlusconi si candiderà solo se la legge consentirà a lui di farlo […]». […]
Sulla possibile candidatura del Cavaliere interviene anche il ministro della Difesa, Roberta Pinotti. «Mi auguro – afferma a Skytg24 – che quella di Berlusconi sia solo una provocazione». «La legge Severino – ricorda – è stata votata in Parlamento anche dal suo partito» (fonte Repubblica).