Milano sempre più su, Varese sempre più giù

Milano sempre più su Varese sempre più giùSettima di ritorno in lega basket e Milano non smette di stupire con la sua undicesima vittoria di fila ottenuta su un campo non facile come quello di Reggio Emilia che, sommata all’impresa di Atene in Eurolega, colloca le scarpette rosse nell’Olimpo del basket Europeo. Vittoria sofferta del PalaBigi (78-82) contro una Grissin Bon timorosa e annichilita all’intervallo chiuso sotto di 17.

Coriacea e aggressiva, invece, nel secondo tempo con Bell (10p) e Kaukenas (17p) a suonare la carica, mentre Milano annaspava complice una fisiologica stanchezza. La rimonta si era quasi concretizzata, ma la freddezza di Hackett e Langford (19p) ha permesso agli uomini di Bechi di uscire con la posta piena aggiungendo un altro tassello fondamentale in chiave playoff. Tiene il passo Brindisi, unica inseguitrice a quota 32, che supera Caserta (64-53) con un superquarto finale (24-6) in cui gli uomini di Bucchi hanno ribaltato l’esito di un match nervoso e compromesso alla terza sirena con Caserta avanti di 7. Strepitoso Dyson (24p) trascinatore insieme ai soliti Lewis (12p) e Campbell (11p) mentre Caserta dopo tre quarti perfetti si è spenta sul più bello travolta dalla bolgia del PalaPentassuglia.

{ads1} Nel big-match del PalaEstra di Siena, la Montepaschi supera Cantù (68-62) raggiungendola a quota 30, dopo quaranta minuti equilibrati e di grande intensità. Decisivo nel finale Matt Jenning (20p) con 8/13 dal campo in 27 minuti e autore di un paio di numeri che hanno incanalato la gara nel giusto binario, mentre Cantù ha sofferto oltremodo la difesa asfissiante degli uomini di coach Crespi smarrendo la bussola in cabina di regia e abusando delle conclusione dalla lunga con un penoso 4/20, con Ragland (14p) a corrente alternata e Aradori (8p) e Gentile (4p) fuori dal match nel momento chiave. Continua l’inseguimento di Roma e Sassari, entrambe a quota 28: l’Acea ha superato in casa Cremona (85-80)soffrendo le pene dell’inferno per tre quarti, chiusi sotto di 5, e aggrappandosi all’estro di Josh Mayo (20p) e Phil Goss (15p) decisivi nella rimonta finale contro un’indomita Vanoli sempre in partita e capitanata dal talento di Jackson (17p e 7/10 dal campo) e dalla solidità a rimbalzo di Jason Rich (11p e 8r) che fanno ben sperare nella lotta salvezza. Sassari non ferma la sua cavalcata, nonostante la cocente sconfitta interna in Eurocup contro l’Alba Berlino con la qualificazione ai quarti seriamente compromessa, vincendo con autorità ad Avellino (68-75)dominando la gara per lunghi tratti grazie ad un collettivo super che ha ben supportato l’estro di Drake Diener e Caleb Green (13p a testa) facendo a sportellate contro i muscoli dei lunghi irpini Thomas (12p) e Ivanov (17p) poco supportati dagli esterni dalle polveri bagnate. Vittoria interna per Venezia che supera Bologna (82-74)e raggiunge a quota 20 Caserta, Avellino e Reggio Emilia, ritrovando il miglior Smith (21p e 32 di valutazione) e capitalizzando al massimo la maiuscola prova di Peric (19p in 20 minuti col 100% dal campo)risolutivo nell’allungo decisivo del terzo quarto, mentre Bologna che ha retto bene il campo si disunisce, come spesso le capita, quando il gioco si fa duro appoggiandosi ai soliti Hardy (24p) e Walsh (12p) perdendo la lucidità in cabina regia del sempre più discusso Casper Ware.

Nei bassifondi è di vitale importanza la vittoria al fotofinish di Pesaro su Pistoia (75-74) che getta il cuore oltre l’ostacolo ribaltando un match difficile e compromesso dopo il (50-59) del terzo quarto, merito di un RavernJohnson infallibile nell’ultimo quarto (24p e 10/15 dal campo) che ha suonato la carica e di un Turner (15p) impreciso, ma indomito nei minuti finali. Pistoia ha sprecato una occasione ghiotta per uscire dalle sabbie mobili della salvezza, ma l’organico è solido e i cinque yankee in doppia cifra lo testimoniano ampiamente. Per chiudere l’ennesima disfatta di Varese, sconfitta in casa contro Montegranaro (69-75)e sempre più allo sbando e impelagata nella zona retrocessione (quart’ultima a quota 16 con Bologna)con un organico sfiduciato e carente di autostima. Montegranaro raggiunge Cremona a quota 14 e ringrazia l’ex sesto uomo Lauwers (16p) ora titolare dopo la partenza di Mayo e il sempreverde DanieleCinciarini (15p) cervello e cuore di un team che fino all’ultimo lotterà per rimanere nella massima serie. Prossimo turno da vivere, con la classica Milano Roma e Cantù che ospita Brindisi (all’andata i pugliesi si imposero di un punto) occasione da non perdere per riagguantare la seconda posizione, mentre Siena rischia seriamente a Pistoia.

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