Cosenza, autopsia bimbo ucciso dalla madre

aef3768f17a8ecee0ca2da302d21e3ab-kWgE-U10202882123801LWD-568x320LaStampa itÈ di oggi il responso sull’autopsia del piccolo bambino di Cosenza ucciso dalla madre. Il delitto, secondo quanto rivela l’autopsia, sarebbe efferato e addirittura il bimbo sarebbe morto dopo varie ore. Emergono dettagli agghiaccianti, in seguito all’autopsia. Sembrerebbe che il piccolo avrebbe cercato di difendersi dalla madre, ma invano poiché legato da una cintura di sicurezza.

 La madre Daniela avrebbe colpito il figlio, Carmine De Santis, di 11 anni, più e più volte, dapprima con un coltello e poi, secondo quanto emerso dall’autopsia, con un paio di forbici. Sotto le unghie del bambino, infatti, sono state trovate tracce di sangue e di pelle che apparterrebbero, secondo i primi accertamenti, proprio alla mamma. Il piccolo non è riuscito a fuggire perché legato da una cintura di sicurezza. Dall’esame autoptico si delinea dunque il quadro di un delitto crudele e efferato. Secondo i medici sono state usate due armi. Sembrerebbe che con un coltello da cucina la donna abbia sferrato il colpo mortale al torace del figlio per poi colpirlo alla gola con un paio di forbici. Il delitto è avvenuto nella tarda mattinata di sabato. Il piccolo è morto dopo alcune ore per dissanguamento. È inoltre emerso che la madre, Daniela Falcone ha inferto il colpo al torace del figlio con il coltello da cucina che ha appunto perforato un polmone. {ads1}

Subito dopo, probabilmente con lo scopo di accelerare il decesso, la donna ha anche ferito il bambino al collo. Gli accertamenti confermano comunque che la morte è sopravvenuta solo dopo alcune ore, a ribadire il fatto che è stata per il piccolo una morte lenta e assolutamente sofferta. L’autopsia ha fatto chiarezza anche sull’ora in cui è avvenuto il terribile omicidio. La madre avrebbe ucciso il bambino dopo averlo prelevato dalla scuola di Rovito e portato, a bordo della sua automobile, in una zona di campagna tra Cosenza e Paola. Sempre secondo l’esame autoptico, nello stomaco del bambino, sarebbero stati ritrovati i resti del panino che aveva mangiato a scuola poco prima e ciò confermerebbe che il decesso è avvenuto prima della fase digestiva, confermando l’orario dell’omicidio.

Infine l’esame sul corpo conferma la ricostruzione degli investigatori, resta da capire, però, cosa possa aver spinto una madre ad uccidere il figlio in modo così truce e senza movente. Una prima spiegazione del folle gesto è che a scatenare la furia omicida della donna fosse stato un tradimento del marito e per dispetto si sarebbe accanita, dunque, sul figlio. Gli elementi ora in possesso dagli inquirenti porteranno alla contestazione di una serie di aggravanti nei confronti della madre, Daniela Falcone, che al momento resta ricoverata e piantonata nell’ospedale di Cosenza con l’accusa di omicidio.

 

 

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