Tina Maze star dell’alpino. Italia sfortunata
Giornata avara di soddisfazioni per lo sci italico in questa undicesima giornata di gare ai giochi di Sochi. Se Tina Maze becca la quinta medaglia olimpica, Nadia Fanchini finisce quarta in slalom gigante mentra una valanga di cadute e di contatti sfortunati decima la nostra squadra di snowboard che raggiunge la finale con Luca Matteotti che arriva sesto.
SCI ALPINO- Tina Maze grazie allo slalom gigante odierno conquista la sua quinta medaglia olimpica diventando una delle più medagliate della storia dello sci alpino. Quindi rimanendo alle gare tra i pali larghi dopo l’argento di Vancouver 2010, l’oro dei mondiali di Garmisch 2011, l’argento ai mondiali di Schladming 2013 alle spalle di Tessa Worley che stamane ha guardato la “sua” gara in TV, la slovena conquista il titolo olimpico a Sochi. Robetta così. C’è gloria anche per Anna Fenninger che non ha di certo deluso le aspettative, medaglia d’argento per lei che in Russia è venuta a fare caccia grossa. Finalmente ritroviamo sul podio Viktoria Rebensburg che, acciaccata per tutta la stagione causa una broncopolmonite rimediata in Nord America, si risveglia proprio in occasione dell’appuntamento che conta, lei che fu la campionessa di Vancouver. Niente da dire su Nadia Fanchini, sempre meno velocista e sempre più forte in gigante: per 11 centesimi è fuori dal podio. Peccato davvero per Nadia che aveva messo giù una prova maiuscola contro le specialiste del “settore”, ma per gli appassionati di sci è comunque una buona notizia la sua vitalità che potrà tornare ad esprimere anche in Coppa del Mondo nelle residue gare. Ovviamente un capitolo a parte meriterebbe la Brignone che a nostro avviso poteva essere una delle donne da battere. Con la morte nel cuore abbiamo assistito alla sua uscita dopo poche porte. Per la nostra sciatrice più forte questa è la degna conclusione di un biennio sfortunatissimo in cui a nostro avviso Federica è stata mal gestita soprattutto all’inizio della passata stagione quando si è riusciti a trasformare una cisti tendinea in un evento che le ha fatto saltare l’intera stagione, quando era già stato diagnosticato con abbondante anticipo. Buona prova per Francesca Marsaglia che nella seconda manche è andata benissimo, mentre la Karbon è uscita nella seconda ma stava facendo una gara di primissimo livello. Lo sci alpino torna in gara domani, nebbia, neve e pioggia permettendo.
SNOWBOARD- E’ successo davvero di tutto nella gara di snowboard cross maschile, come siamo abituati del resto. Dopo la sfortunatissima prova di ieri in cui Michela Moioli che stava andando alla grande quando un contatto le ha causato una lesione ai legamenti di un ginocchio, anche oggi questo sport davvero duro, pericoloso ed emozionante ci ha riservato una delusione. Se nella prova femminile le nostre speranze di medaglia erano legate alla sola Moioli in quella maschile di atleti davvero forti in gara ne avevamo tanti. Nelle eliminatorie man mano è rimasto il solo Matteotti a rappresentarci con Visintin (infortunatosi) e Leoni fuori rispettivamente in semifinale ed ai quarti. Le cose sembravano essersi messe per il verso giusto visto che altri grandi della disciplina come Baumgartner, Pullin, Holland ci avevano rimesso le penne: insomma tanti big fuori dai giochi, cosa che in questo sport è quasi all’ordine del giorno. Luca Matteotti cade però in finale e la medaglia d’oro va al francese Pierre Vaultier, argento per il russo Nikolay Olyunin bronzo che prende la via degli U.S.A. grazie ad Alex Deibold. Il programma dello snowboard riprenderà domani con il gigante parallelo.