Justyna Kowalczyk è oro. Fourcade fa il bis
Ieri, con la prova a squadre, si è chiusa l’olimpiade di Sochi per gli slittinisti. La Germania conquista la megadlia d’oro anche in questa disciplina; del resto molto difficilmente avrebbe potuto andare diversamente.
Nella gara (per chi non è avvezzo a questo genere di competizioni) in cui si sommano i tempi di tre discese (singolare maschile, femminile e coppia maschile) la Germania presentava le fresche medaglie d’oro olimpiche Natalie Geisemberger, Felix Loch e la coppia Wendl-Arlt. Ognuno di questi equipaggi ha fatto il suo e il gradino più alto del podio non è sfuggito ai teutonici. Argento ai russi, con Tatyana Ivanova, Albert Demchenko e la coppia Antonov-Denisyev. Il bronzo va alla Lettonia con Eliza Tiruma, Martins Rubenis ed i fratelli Sics. L’Italia si piazza in quinta posizione alle spalle del Canada a davanti agli U.S.A. Nonostante la grande prova di Armin Zoeggeler e la sua storica conquista della sesta medaglia olimpica il gap tra i tedeschi ed il resto del mondo è preoccupante, e lo è soprattutto per noi italiani. Ricordiamo che nella storia di questo sport gli unici paesi a tenere testa alla Germania sono stati Italia ed Austria.
SCI DI FONDO– Justyna Kowalczyk conquista la medaglia d’oro nella 10km in tecnica classica, la sua gara. La trentunenne polacca, che in carriera ha collezionato quattro sfere di cristallo, già vincitrice di un bronzo a Torino e plurimedagliata a Vancouver mette la sua firma anche sui giochi di Sochi, lasciandosi alle spalle le norvegesi, soprattutto quella Marit Bjoergen che nelle occasioni importanti l’ha spesso sconfitta. Una grande Charlotte Kalla si porta a casa il secondo argento di questi giochi dopo quello preso nella skiathlon e la Svezia ringrazia. Finalmente poi un bronzo per Therese Johaug che avevamo visto distrutta dopo il quarto tempo della gara di esordio. Come è giusto c’è gloria anche per lei. Oggi gli uomini affronteranno la 15km in tecnica classica.
BIATHLON– E’ ancora Fourcade! Il francese, che a Vancouver conquistò un argento nella mass start, si è presentato a Sochi con la patente di grande favorito dati i suoi risultati straordinari in Coppa del Mondo che domina da due stagioni. Dopo la prima gara, la sprint, in cui era finito sesto, il peso delle responsabilità era cresciute sulle sue spalle, eppure da allora il francese ha fatto davvero paura. Oro nell’inseguimento e ieri oro nella gara individuale, cosa farà nella mass start? A battere un colpo ieri è stata la Germania con l’argento di Erik Lesser, Germania cui una medaglia olimpica al maschile mancava da Torino 2006. Liberatorio poi il bronzo del russo Evgeniy Garanichev che spezza l’incantesimo dei piazzamenti per i padroni di casa, ieri era felice come una pasqua. Oggi pomeriggio l’individuale femminile sulla distanza di 15km. Sarà una gara bellissima con protagoniste come la Soukalova che partita tra le favorite è rimasta fin’ora a bocca asciutta. Se poi le nostre atlete si dovessero comportare dal poligono come nei giorni scorsi, allora anche chi non cede mai al facile ottimismo inizia a sfregarsi le mani.