Sochi 2014: non c’è trippa per gatti
Che questa edizione dei giochi olimpici sarebbe stata dura per i nostri colori era ampiamente preventivato. Avevamo già scritto, in un nostro articolo di presentazione a Sochi 2014 che la nostra spedizione sarebbe stata un mezzo disastro modello Vancouver. Ciò che è peggio è che i risultati di ieri, lungi dal farci gridare alla sfortuna per la medaglia di legno che ci perseguita, quasi ci dovrebbero far rallegrare.
Certo il quarto posto della Merighetti in discesa grida vendetta però va accolto per quello che è: il miglior risultato di Dada dal 12 gennaio 2013 quando arrivò seconda nella libera di St. Anton. Stesso discorso, ma con tutt’altre specificità è quello che riguarda Pittin. Facendo il punto della situazione siamo diciottesimi nel medagliere e ciò è davvero un male. Ma vediamo cosa è successo ieri.
SLITTINO– Ieri si sono assegnate le medaglie nella gara di doppio in cui ragionevolmente potevamo ambire ad una medaglia. Entrambi i nostri equipaggi si sono comportati bene durante la stagione. Se i giovani Rieder e Rastner rispettivamente classe ’91 e ’93 sono riusciti a salire sul podio in coppa, i più rodati Oberstolz e Gruber hanno anche vinto. A Sochi in questa gara abbiamo raccolto certamente delle prestazioni di vertice con il sesto ed il settimo posto, ma il problema qui è cercare di colmare il gap con i tedeschi che se non sbagliano vincono, e questo succede in tutte le prove dello slittino. Ieri i superfavoriti Wendl-Arlt hanno portato in Germania la medaglia d’oro seguiti dai fratelli austriaci Linger, il bronzo prende la via della Lettonia con i fratelli Sics.
COMBINATA NORDICA– Ieri si è disputata la gara ad inseguimento sulla distanza di 10Km abbinata ai salti dal trampolino piccolo. E’ stata mozzafiato. I nostri Lukas Ronggaldier e Alessandro Pittin con il salto si erano piazzati rispettivamente ventunesimo e venticinquesimo con poco più di un minuto di distacco dalla testa. Nell’inseguimento (gundersen) il nostro Pittin con i norvegesi Moan e Krog col tedesco Edelman spinge sugli sci per raggiungere il giapponese Watabe e l’altro teutonico Frenzel che erano in netto vantaggio grazie alla prova dal trampolino. Ebbene i due suddetti hanno amministrato le gara aiutandosi l’un l’altro a tenere un buon ritmo e non farsi raggiungere dal gruppo degli inseguitori e arriva così l’ennesimo oro per la Germania ed un argento per il Giappone. A questo punto la volata con sprint finale sul traguardo è per il bronzo e vede il nostro Pittin vedersela con Krog e perdere…capita. Ancora più spessore acquista la gara degli azzurri se pensiamo al settimo tempo di Runggaldier ed al quattordicesimo di Armin Bauer. Alessandro che fu già uno dei salvatori della patria a Vancouver non riesce nell’impresa di salire sul podio ma la prova di ieri è incoraggiante per il suo recupero visti i problemi che negli ultimi due anni ne hanno rallentato la crescita come atleta. Ricordiamo che il nostro combinatista ha compiuto ventiquattro anni l’altro ieri ed è destinato a togliersi e darci grandi soddisfazioni.