Evgeni Plushenko si ritira da Sochi 2014
Fino alla fine non si sapeva se sarebbe andato lui o il suo connazionale 18 enne Maxim Kovtun. Fino alla fine tutti lo volevano e fino alla fine tutti lo aspettavano. Ma poi, oggi, è successo quello che nessuno si aspettava.
Evgeni Plushenko, lo zar del pattinaggio artistico maschile, il già dato per oro, il campione, la medaglia più brillante a Torino, lui che ha trascinato tutta la squadra al primo posto all’apertura di questi Giochi Olimpici, si è ritirato.
A causa di un infortunio in allenamento, proprio un attimo prima di scendere sul ghiaccio, invece di posizionarsi al centro della pista, si è avvicinato al desk dei giudici e ha detto di no. Cala il silenzio e il gelo in un palazzetto tutto esaurito, in un palazzetto dove i protagonisti sono proprio loro, i padroni di casa. Perché se il gelo dell’Iceberg non bastava, Plushenko ha dovuto metterci del suo e lasciare tutti a bocca aperta, di nuovo. {ads1}
Giovedì in allenamento aveva già conquistato un paio di cadute non da lui, appoggi incerti e condizione fisica al limite. Come se le due prove della gara a squadre, dove ha conquistato la quarta medaglia a cinque cerchi in quattro esperienze olimpiche, gli avessero dato il colpo finale. Il dubbio c’era, altrimenti non si spiegano tutti i silenzi prima delle convocazioni ufficiali, tutti i dubbi che anni fa non sarebbero venuti a nessuno, neanche al suo allenatore. Ma, allo stesso tempo, può un Olimpiade senza di lui essere la stessa?
Beh, volenti o nolenti, dobbiamo farci l’abitudine, perché quello di oggi, oltre che un ritiro, sembra un vero e proprio addio.
Che sia arrivata l’ora di passare alla carriera di allenatore? Non è un segreto che lo zarino ha, come obiettivo futuro, questo. L’indecisione regna ancora tra San Pietroburgo e Padova, in Italia. Se così fosse, noi siam ben lieti di accoglierlo.
Mettiamo da parte le critiche, oggi, e i dubbi. Questo è quello che è successo e niente era programmato. Con la salute non si scherza. Può esserci la delusione, ma non ci resta che guardare le finali domani e goderci tutti gli altri campioni in gara.