Cinema: Sotto una buona stella

Verdone è sinonimo di sicurezza, si sa. Negli anni passati ha sempre dimostrato di saper cogliere con estrema perspicacia i difetti e le nevrosi degli italiani riproponendole e traducendole in commedie di grandioso successo.

Con il suo nuovo film Sotto una buona stella, in uscita oggi 13 febbraio, Verdone si diletta ad analizzare la smaniosa ricerca d’affetto, che secondo lui caratterizza questo periodo storico. Sotto una buona stella scompone le dinamiche familiari e le relazioni tra padre e figli. In questo film Carlo Verdone ricopre i panni di un capofamiglia che separatosi dalla moglie quando i figli erano ancora piccoli, si è rifatto una vita grazie ad una brillante carriera, ma per una serie di situazioni perde il lavoro, lo status quo, la fidanzata e si rende conto della sua totale assenza fisica e affettiva nei confronti dei figli. Ad interpretarli, Tea Falco e Lorenzo Richelmy (LEGGI L’INTERVISTA DI PAROLIBERO), nel film rispettivamente Lia e Niccolò. {ads1}

Questi ultimi hanno il compito di rappresentare la generazione odierna con tutte le sue sfaccettature, i due giovani attori riescono ad adempiere al loro dovere, nonostante i colossi con cui si confrontano. La performance di Tea Falco qualche volta cade per colpa dell’accento siciliano, che in più di qualche occasione sembra vincere sulla recitazione, ma grazie anche alla famosa costumista Tatiana Romanoff, che si è divertita a vestirla con degli outfit radical chic, l’interpretazione riesce. Pur non rinunciando alla malinconia di fondo, caratteristica di Verdone, il film si veste di una comicità senza eguali grazie a Paola Cortellesi. Il “battesimo” dell’unione tra Verdone e la Cortellesi, è un mix di comicità e sense of humor allo stato puro. Tutto sommato un buon film che riesce a descrivere con comicità la tenera ricerca dell’affetto familiare.

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