Arianna Fontana e lo short track d’argento

Non c’è due senza tre. Ecco che, quindi, arriva la terza medaglia italiana e, a portarla a casa, è un’atleta azzurra dello short track, Arianna Fontana. In una gara che voleva essere un po’ più combattuta, la velocista non ha, però deluso.

Nonostante una partenza un po’ a rallentatore, la gara è stata compromessa da una caduta. A volte, in uno sport come questo, basta un minimo contatto per mandare tutto a rotoli, e questo è quello che è successo.
Dopo poche curve la britannica Elise Christie ha travolto Arianna Fontana e la coreana Seung-Hi Park, lasciando da sola la cinese Janrou Li e mandandola tra le braccia della medaglia d’oro. Le altre si sono rialzate subito, tra cui anche la nostra azzurra che, nonostante fosse la favorita fin dalla semifinale, ha così dovuto chiudere al terzo posto, proprio alle spalle della Christie. Ma se i colpi di scena sono all’ordine del giorno, ecco che un attimo dopo aver tagliato il traguardo i giudici hanno squalificato la scozzese, facendo guadagnare una posizione alla 23enne valtellinese. Arianna Fontana entra, così, di diritto tra i grandi dello sport italiano.  {ads1}
Ai microfono di Cielo TV non nasconde, però, il dispiacere soprattutto perché la cinese che è salita sul primo gradino del podio non era quella temuta ma, in fin dei conti, era solo una riserva della campionessa della sua nazionalità. Un vero e proprio “rosicamento”, definito da lei stessa in questo modo. Un’occasione persa? Beh, l’argento è pur sempre una medaglia e la nostra azzurrina deve essere contenta di come, alla fine, è andata a finire la gara. Era convinta di vincere, ma a volte la troppa convinzione frega la gente anche se, questa volta, la colpa non è sua.

 

Non è la prima medaglia per lei, bensì è la terza ai Giochi Olimpici, dopo il bronzo in staffetta a Torino 2006 e il bronzo nei 500 metri a Vancouver 2010.
Ma non è finita qui. Nei prossimi giorni questa prima medaglia potrà essere stata quella che ha dato il via a qualcos’altro. Mancano ancora, infatti, le distanze più lunghe e la staffetta.

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