Sci nordico: medaglie della quarta giornata

Grandi sorprese e sudate conferme ieri nelle gare di sci nordico della quarta giornata dei giochi olimpici a Sochi. Se nel fondo e nel biathlon, pur con i consueti colpi di scena, tutto sommato si è andati incontro a risultati preventivabili, nei salti al femminile la sorpresa è stata enorme.

Incredibile ma vero: Sara Takanashi, vincitrice di dieci delle tredici gare disputate quest’anno in Coppa del Mondo, è fuori dal podio.

 

SCI DI FONDO- Gare sprint ieri per i fondisti che oggi riposano. Nella gara femminile la prima sorpresa è l’eliminazione in semifinale della campionessa Bjoergen nella stessa batteria con la nostra Vuerich che batte la norvegese ma per un soffio rimane fuori dalla finale: prima delle escluse, sfortunata e brava. Alla fine sarà doppietta Norvegese; oro alla Falla ed argento alla Oestberg, il bronzo alla slovena Fabjan. Nella gara maschile i nostri si comportano bene ma non accedono alla finale. Finale assolutamente rocambolesca e folle. Dopo poche centinaia di metri uno dei sei atleti in gara lo svedese Joensson molla, non tiene il ritmo pechè ancora affaticato dalle prove precedenti, gli altri cinque scattano, ma in una curva in discesa, poco prima di entrare nello stadio lo svedese Hellner cade, Gloeersen cade a sua volta per evitarlo. Sopraggiunge di gran carriera il russo Ustiugov che, sorpreso, per non saper nè leggere nè scrivere, travolge Hellner cadendo a sua volta. A godersi la scena è il suddetto Joensson che sciava con i muscoli così gonfi di acido lattico da sembrare in rigor mortis. Alla fine soffrendo e sbavando lo svedese riuscirà a tagliare il traguardo in terza posizione anche se sul podio ce lo dovranno poi portare col montacarichi. Argento allo svedese Peterson, oro tanto per cambiare alla Norvegia con Hattestad uno dei più attesi. Oggi riposo per i fondisti ma domani si parte con la 10km in tecnica classica femminile.

BIATHLON– Nel biathlon le sorprese non ci sono state. La vittoria è della bielorussa Domracheva, già vincitrice della coppa di specialità, che scavalca la slovacca Kuzmina partita per prima grazie ai risultati ottenuti nella sprint. Anastasiya era partita bene e dopo il primo poligono lascato immacolato il suo allenatore fava segno al mondo di tacere…ma il dio dello sport non ama questo genere di manifestazioni e la Kuzmina è poi finita sesta grazie a due errori accumulati successivamente. Argento per Tora Berger e bronzo per Teja Gregorin che si limitano ad un solo errore come tutte quelle finite nelle prime cinque posizioni. Ai piedi del podio Gabriela Soukalova. Bene è andata la nostra Karin Oberhofer ottava. Domani riprendono anche le gare di biathlon con la individuale maschile sulla distanza di 20km.

SALTO CON GLI SCI- Ieri Massimiliano Ambesi su Sky ha detto che Sara Takanashi è la sconfitta di queste olimpiadi: sottoscriviamo in pieno. E’ brutto da dire perchè in queste discipline non si è mai sconfitti; si lotta contro se stessi più che contro gli avversari ed un piazzamento è sempre onorevole anche perchè può dipendere da fattori esterni come le mutevoli condizioni del vento. Ma le credenziali della giapponese erano pazzesche, come quelle della Geisemberger nello slittino. Una quantità impressionante di vittorie e di podi consecutivi in Coppa del Mondo, argento ai mondiali di sci nordico dell’anno scorso seconda solo ad una certa Sarah Hendrickson (ieri stoicamente al via dopo l’infortunio) la Takanashi, sfortunata nella gara di ieri, finisce quarta proprio davanti alla nostra Evelyn Insam che al contrario della giapponese è riuscita a mettere giù la sua miglior performance della stagione proprio ai giochi olimpici. La medaglia d’oro è della Germania con Carina Vogt, che riesce appena per la seconda volta in stagione a finire davanti a Sara ma lo fa nell’occasione più importante. Argento per un’altra grande della disciplina, l’austriaca Daniela Iraschko che recupera dalla quinta piazza del primo salto. Il bronzo è della Francia con Coline Mattel.

 

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