Supercombinata: ancora Maria Riesch

La straornaria sciatrice tedesca Maria Hoefl-Riesch, in quello che potrebbe essere il suo ultimo anno di attività, vince la supercombinata di Sochi 2014 ripetendo l’impresa di Vancouver e sale a quota tre ori olimpici in carriera. Nicole Hosp e Julia Mancuso, felicissime, si aggiudacano argento e bronzo. Nella discesa libera iniziata stamane alle 8:00 le più forti sciatrici del circuito si sono fate valere, Mancuso

si è piazzata prima seguita da Gut, Maze, Fenninger e Riesch. Francesca Marsaglia si piazza in nona posizione, facendo meglio delle più esperte Elena Fanchini e Merighetti che raccolgono un quattordicesimo ed un quindicesimo posto. Bene poi la Brignone che si piazza ventiduesima.

 

Ma si sa che è nella successiva manche di slalom che si decidono le cose. Così le specialiste dei pali snodati iniziano a farsi valere, prima è la Strachova (Zahrobska) a conquistare la leadership provvisoria, per essere poi scavalcata dalla Kirchgasser, queste due faranno registrare i migliori tempi di manche. Poi è la Gisin, davvero polivalente, a piazzarsi in testa. Ma dura poco, infatti viene il turno della Hosp, che era finita ottava in discesa, a passa condurrela gara. La prova dell’austriaca sembra subito di buona qualità e anche se devono scendere sette atlete il podio sembra davvero a portata. La Sejersted e la Goergl escono dal tracciato ma Maria Riesch scalza la Hosp finendo sul traguardo con 40 centesimi di vantaggio. Mancano solo quattro atlete all’assegnazione delle medaglie quando scende Anna Fenninger, campionessa del mondo ai mondiali di Garmisch della specialità, ma quella fu una gara abbastanza fortunata e oggi l’austriaca non è riuscita ad essere al livello delle migliori e finisce nelle retrovie.

Poi è il turno di Tina Maze che fa una buona manche piazzandosi in terza posizione, la spericolata Lara Gut esce dal tracciato anche se già aveva commesso delle imperfezioni che l’avrebbero relegata nelle retrovie. Poi tocca alla Mancuso. Julia che di certo non è una slalomista provetta ha sofferto, lottato, ci ha messo tutta la sua classe ed alla fine riesce a piazzarsi terza precedendo la Maze che, c’è da scommetterci, avrà il volto scuro par un bel pezzo a meno che non prende un oro. La statunitense, che ha conquistato medaglie in tre edizioni dei giochi olimpici ha iniziato questa stagione di Coppa del Mondo sciando come una turista per poi crescere nelle prestazioni ma è sempre sembrata un po’ in crisi; certo a parere di tutti avrebbe fatto vedere di che pasta è fatta a Sochi…ed infatti.

A parte lo straordinario bronzo di oggi il dato importante è anche la prova in discesa che lascia ben sperare per le prossime gare. Bravissima anche Nicole Hosp già argento in slalom a Vancouver di nuovo alle spalle di una certa Maria Riesch. Per quanto riguarda le azzurre ci sono due titpi di gara che abbiamo visto: Federica Brignone è arrivata undicesima e Francesca Marsaglia stava andando alla grande quando è uscita in slalom. Queste due hanno fatto una gran gara. Di Merighetti e Elena Fanchini nulla vale la pena di dire se non che hanno partecipatro alla gara con spirito de coubertiniano, come allenamento per la discesa libera che si terrà dopodomani.

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