Juve e Roma: la frenata
Il Derby capitolino è terminato a reti inviolate, ma grazie alla rimonta del Verona ai danni della Juventus, il campionato di Serie A rimane ancora aperto. Napoli e Fiorentina intanto accorciano le distanze. Prima vittoria interista nel 2014 grazie ad un gol di Walter Samuel.
La giornata poteva riservare emozioni molto più forti, considerando che al passo falso della Juventus poteva corrispondere una vittoria della seconda in classifica in modo da riaprire in modo significativo la lotta per il titolo. Così non è stato, complice soprattutto l’attitudine di una squadra, la Lazio, che in linea con gli auspici pre-gara di Edi Reja, ha giustamente difeso ed ottenuto lo zero a zero. L’atteggiamento remissivo dei biancocelesti, va ovviamente unito alla mancanza di concretezza sotto porta della squadra di Rudi Garcia, che nonostante gli spazi nell’ aia podistica fossero pochi, era riuscita a trovare ugualmente la via del gol in più di un’occasione. Ma nel calcio questo succede, come può accadere ad esempio di dominare sull’avversario per tutto il primo tempo e di essere sorprendentemente raggiunti nei minuti di recupero nonostante il vantaggio di due gol, cosa realmente accaduta ieri tra Juventus e Verona, testimoniando che la squadra di Conte non è inarrestabile come sembrava finora. L’allenatore del Verona Mandorlini però, nonostante il bel risultato ottenuto, ci ha tenuto a sottolineare i due presunti rigori negati alla sua squadra, ma visto che due gol su quattro sono stati assegnati irregolarmente (uno per parte) viene da pensare che, ancora una volta, più che di favori, si stia parlando di sviste arbitrali. {ads1} Per fortuna, ad accorciare un po’ le distanze in campionato ci hanno pensato il Napoli e la Fiorentina negli anticipi del sabato, le quali vincendo le rispettive partite sono riuscite a rosicchiare qualche punto a Juventus e Roma. Tra gli anticipi, Napoli – Milan è stato quello che ha avuto più risonanza, ma non si è ancora capito se il merito è del 3 a 1 finale a favore dei partenopei, o delle lacrime di Balotelli dopo la sostituzione. Nel primo caso, si parla sicuramente di una vittoria importante, ottenuta con tre bei gol da un Napoli che ultimamente non se l’era vista benissimo. Per quanto riguarda le tanto pubblicizzate lacrime di Balotelli invece, forse ci si è accaniti in maniera eccessiva. Si parla probabilmente di uno dei personaggi più odiati del campionato, ma le lacrime di una persona non andrebbero “vendute”, specialmente se non se ne conosce l’origine. Che esse siano state causate dal momento emotivamente stressante del calciatore, dal rammarico di una cattiva prestazione individuale e del suo Milan, o dal non essere riuscito a dedicare un gol a sua figlia, questo pianto non meritava di essere sfruttato a tal punto ed anzi, per una volta, meritava comprensione e non un eccessivo accanimento mediatico. Fermo restando che, in tutto ciò, il Milan di Super Mario continua ad avere problemi nonostante i nuovi acquisti ed il cambio di allenatore.
E’ arrivata nel posticipo invece la prima vittoria dell’ Inter nel 2014, la seconda della gestione Thohir. A regalare i tre punti alla squadra di Mazzarri è stato un colpo di testa di Walter Samuel. Nelle altre zone della classifica iniziano ad emergere dei match sempre più sorprendenti, ricchi di capovolgimenti, sorpassi e contro-sorpassi. Poco pronosticabile era, ad esempio, la vittoria del Bologna sul Torino, un successo arrivato dopo la cessione di un elemento cardine come Diamanti, grazie all’assenza del quale ha trovato spazio Cristaldo segnando una letale doppietta contro i granata. Buono e inaspettato anche il pareggio tra Parma e Catania, mentre le due squadre genovesi sono riuscite ad ottenere i tre punti scalando qualche posizione e soprattutto allontanandosi dalla zona retrocessione.
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