Il pasticciaccio del Teatro Palladium: tutti contro Flavia Barca
Dieci anni fa la fondazione Romaeuropa salvava il Teatro Palladium da un futuro da sala bingo, facendone un palco d’eccellenza per i più importanti artisti internazionali. Oggi il comune ne richiede indietro le chiavi. E la stampa chiede le dimissioni dell’Assessore capitolino alla Cultura Flavia Barca
Dai 400mila euro del 2012, ai 200mila del 2013, a 0: l’Assessorato alla cultura di Roma azzera i finanziamenti alla voce Palladium, parallelamente alla Provincia che passa da un sostegno di 100mila del 2013 a 0. La presidente della fondazione Monique Veaute, che a inizio gennaio aveva annunciato la rinuncia al cartellone, nel corso della conferenza stampa #LaversionediRomaeuropa ha parlato di un vero e proprio assassinio “Resta da capire chi è il mandante. Noi non capiamo. O tutto questo nasce dall’incompetenza nella gestione dei rapporti tra il Teatro di Roma con i propri p artner, oppure è un avvertimento, l’emarginazione di Romaeuropa, mettendo all’angolo 28 anni di lavoro. Forse non corrispondiamo alla politica culturale della città? Ma qualè la politica scelta dall’assessore?” Le cifre parlano da sole: solo nei primi due mesi del 2014 il teatro da appena 400 posti ha richiamato quasi 10mila presenze (circa 35mila nel 2013). L’esperienza Romaeuropa si chiude col botto, con i 5100 spettatori in soli 11 giorni per lo spettacolo di Emma Dante Le sorelle Macaluso, ma la Regione Lazio ritiene necessario un misterioso“rilancio” della struttura, proponendo un “progetto legato alla formazione delle professionalità del mondo del teatro”. In un dibattito infuocato lungo tre ore critici, giornalisti e spettatori hanno invocato chiarezza da parte dell’assessore, fino a chiederne a gran voce le dimissioni. La storia è la stessa del MACRO, il museo d’arte contemporanea di Roma che, nonostante il successo di pubblico, si ritrova oggi, a soli 3 anni dal lancio ufficiale, senza direttore, né mostre in programma e con i contratti dei dipendenti in scadenza. {ads1}
La gestione Romaeuropa è riuscita nell’avventura di riportare al centro dell’attenzione un teatro abbandonato al degrado in periferia, facendone una delle rare realtà culturali di respiro internazionale a Roma, un protagonista attivo nel processo di svecchiamento dal provincialismo in cui la situazione culturale capitolina è confinata. Sul palco si sono succedute personalità del calibro dei Marlene Kuntz, Baba Sissoko, Yasmeen Godder, fino ai nostrani Emma Dante, Erri de Luca e Alessandro Baricco. La direzione artistica di Valeria Grifasi è riuscita magistralmente a trovare il tanto sospirato dialogo col territorio che a fatica stanno cercando i teatri di cintura. Il Palladium era tornato a essere un perno culturale e affettivo per i cittadini del quartiere, basti pensare ai tanti eventi dedicati, primo tra tutti Buon compleanno Garbatella nostra.
Scherzando su una possibile occupazione illegale dello stabile Monique Veaute conclude che il teatro sarà riconsegnato entro il 12 febbraio “Noi aspettiamo di capire. Siamo totalmente aperti dialogo con Roma Tre. Non ci perdiamo“. Poche ore dopo in un’intervista a La Repubblica arriva la risposta dell’Assessore Barca “Nel 2013 abbiamo fatto uno sforzo enorme per contenere al minimo i tagli per la cultura e tra questi, proprio sul finanziamento a Romaeuropa . La Fondazione merita attenzione e per il 2014 mi batterò per un sostegno ugualmente importante dal budget del mio assessorato “.