Cinema: A proposito di Davis dei fratelli Coen

Il talento dei fratelli Coen lo conosciamo tutti: da Fargo a Il grande Lebowski fino a Il grinta e tanti altri non hanno fatto che sfornare capolavori della storia del cinema. Ora finalmente esce anche in Italia (distribuito da Lucky Red) il loro ultimo film dal titolo A proposito di Davis, vincitore del Gran Premio della giuria allo scorso festival di Cannes e in corsa per due Oscar.

Protagonista della pellicola un cantante folk, interpretato dal bravo Oscar Isaac, che vagabonda con chitarra e gatto rosso al seguito, cercando di farsi faticosamente strada nel mondo musicale del Greenwich Village del 1961. Ma la strada non è per niente facile e Llewyn Davis, senza soldi e con le scarpe bucate, tenta di sbarcare il lunario cercando lavoro nei locali, mentre ogni giorno cambia casa scroccando un divano diverso. E combinando guai: smarrisce il gatto che non è suo, mette incinta un’amica (la brava Carey Mulligan), continua a collezionare audizioni fallimentari (nessuno è minimamente interessato al suo ultimo disco Inside Llewyn Davis). Insomma Llewyn Davis è un perdente o un talento incompreso alla ricerca dell’autenticità. {ads1}

I fratelli Coen, grandi appassionati del folk anni cinquanta e sessanta, hanno preso ispirazione per la storia dalle pagine di Manhattan Folk Story, biografia del cantautore americano Dave Van Ronk, che racconta gli anni in cui sulla scena newyorkese non era ancora comparso Bob Dylan (“Quel periodo è durato fino ai primissimi anni sessanta e la maggior parte della gente non ne sa niente” ha detto Joel Coen). A proposito di Davis vanta una colonna sonora pazzesca firmata da T-Bone Burnett, con pezzi tradizionali rivisti da Mumford&Sons, Punch Brothers e dallo stesso Isaac. Canzoni che nascono dallo stesso ceppo di musica americana che aveva ispirato Fratello, dove sei?, altro film in cui la musica giocava un ruolo fondamentale. Ma qui la musica è usata in modo anticonvenzionale. Le canzoni sono presenti per intero e il film comincia con Llewyn che canta per tre minuti consecutivi, senza alcun cambio di scena. E come fa una canzone ascoltata dall’inizio alla fine senza mai sfociare in un’altra scena a non annoiare lo spettatore? Solo i fratelli Coen ci possono riuscire cominciando a scrivere: “la prima scena e poi vediamo dove ci porta”. Nel cast anche John Goodman e Justine Timberlake.

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