Sochi: il punto sullo sci alpino
Una premessa è essenziale: anche se in squadra non abbiamo più un Tomba o una Compagnoni, anche perchè quella è merce rara, e anche se non siamo competitivi per la corsa alla Coppa del Mondo, abbiamo comunque tanta gente davvero forte, nella singola gara, che potrebbe portare a casa qualche medaglia
Una premessa è essenziale: anche se in squadra non abbiamo più un Tomba o una Compagnoni, anche perchè quella è merce rara, e anche se non siamo competitivi per la corsa alla Coppa del Mondo, abbiamo comunque tanta gente davvero forte, nella singola gara, che potrebbe portare a casa qualche medaglia.
Nell’articolo di ieri avevamo promesso di fare il punto della situazione sullo sci alpino alla vigilia dell’assegnazione della prima medaglia olimpica, quella della discesa libera maschile, per molti la prova regina di questo sport. La premessa importante per l’intera faccenda è la condizione della neve. Gli azzurri, per motivi noti a tutti coloro che seguono regolarmente il circuito di Coppa del Mondo, sono molto più performanti su nevi dure, sul ghiaccio vivo, il che comporta che se nel normale calendario di coppa tendono a soffrire in tutte quelle prove in cui la neve non ha determinate caratteristiche, nella singola gara, con condizioni adeguate possono fare bene in tanti, come abbiamo avuto modo di constatare più volte. Quindi per quanto riguarda questa olimpiade molto dipenderà dalle condizioni della superficie di gara. Questo è un po’ il neo di una squadra e pensiamo soprattutto agli uomini che altrimenti avrebbe maggiori potenzialità di quelle attuali anche in coppa.
Ma partiamo dalle prove tecniche con cui si chiuderà la rassegna. In slalom al maschile tutti gli atleti convocati possono salire sul podio, anche sul gradino più alto, visto che già sono stati capaci di farlo. Non serve fare nomi perchè questo discorso vale per tutti. Ovviamente i più attesi sono i vari Hirscher e Neureuther, ma in questa gara un po’ di ottimismo lo possiamo avere. Al femminile portiamo la Costazza che ha già vinto gare di coppa, quando era anche più giovane ed acerba, potrebbe fare bene però sono ormai anni che si è persa e non ritrova il filo del discorso e sappiamo che non si tratta di problemi tecnici ma di approccio alla gara. Chissà se lo stimolo olimpico non possa risvegliarla dal suo torpore. In slalom gigante purtroppo al maschile c’è un certo stacco tra Ligety, Pinturault e Hirscher ed il resto dei concorrenti, inoltre siamo alle prese con un ricambio generazionale che vede gli anziani non competitivi ed i giovani non ancora pronti; ma anche qua niente ci sentiamo di dire perchè se la superficie tiene i nostri faranno un garone di sicuro ed il podio ci potrebbe scappare. Al femminile non c’è bisogno di girarci intorno: abbiamo una Federica Brignone che è davvero fortissima, lei può fare di tutto. Veniamo alla supercombinata.
Al maschile siamo stati capaci di andare a medaglia con due atleti ai mondiali di Garmisch 2011 e questi ci saranno anche a Sochi, quindi…Ovviamente ci sono degli specialisti della disciplina che sembrano inarrivabili, ma sul filo dei centesimi tutto può succedere quindi ci possiamo essere. Al femminile di nuovo non c’è bisogno di girarci intorno, ma stavolta per motivi diversi: a meno di suicidi sportivi di tante atlete la medaglia in questa disciplina non si può mettere affatto in conto. Il capitolo velocità al maschile è molto interessante (fatta salva la premessa riguardante la neve) perchè siamo competitivi sia in discesa che in superG; c’è solo da guardare le gare e divertirsi perchè i nostri difficilmente faranno male tutti. Al femminile non condividiamo affatto ottimismi. Le possibilità di medaglia le abbiamo con le sorelle Fanchini, che però non stanno andando alla grande, visto che la Merighetti sta attraversando un momento complicato e inoltre è anche caduta nelle prove della discesa libera sulla pista di Sochi cosa che le potrebbe togliere sicurezza. Le altre non credo che abbiamo possibilità oggettive di salire su un podio a meno di qualche bizzaria della gara. Insomma, in estrema sintesi e anche per “scaramanzia” possiamo dire che al femminile siamo competitivi in gigante con Federica Brignone (a nostro avviso la più probabile medaglia nello sci alpino) e tutto ciò che dovesse arrivare in più è da accogliere come una graditissima sorpresa. Al maschile slalom, discesa e superG potrebbero dare soddisfazioni, potrebbero.