News – Ipotesi di rimpasto al governo
Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, al rientro da Strasburgo ha avuto una conversazione telefonica con il presidente del Consiglio dei Ministri, Enrico Letta.
Lo rende noto l’ufficio stampa del Quirinale precisando il capo dello Stato ha «ribadito il suo apprezzamento per la continuità e i nuovi sviluppi dell’azione di Governo sul piano nazionale e nelle relazioni internazionali”. L’ipotesi di un rimpasto o di un avvicendamento tra Letta e Renzi è stata anche oggi al centro del dibattito politico. «Se serve un Letta bis si faccia e se c’è da coinvolgere Renzi si coinvolga, ma non si vada avanti così. Il governo ha senso se si fanno le cose e se si danno risposte alla crisi», ha incalzato il ministro per le Infrastrutture e i Trasporti Maurizio Lupi, esponente di Ncd.
Sulla stessa linea anche il capogruppo di Scelta Civica alla Camera, Andrea Romano: «Non ho dubbi sull’impegno di Enrico Letta, ma il Pd deve scegliere se impegnarsi fino in fondo o se chiedere un cambio a palazzo Chigi. Se l’assunzione di responsabilità del Pd passa per Renzi alla guida del governo, ben venga Renzi a palazzo Chigi. L’importante è voltare pagina rispetto al rischio ormai conclamato di immobilismo del governo». È convinto che «il governo non può essere un governo di intrattenimento, che sta là mentre le forze politiche si occupano di legge elettorale e riforme istituzionali» Stefano Fassina, deputato del Pd ed ex viceministro dell’Economia. «Non possiamo rinviare una scelta chiara sul governo a dopo la legge elettorale, e spero che domani in direzione, a partire dal segretario del partito, vi siano parole chiare su questo» ha aggiunto in merito all’ipotesi che domani, nella direzione nazionale del Pd, venga affrontato il tema del rimpasto.
«Dobbiamo dire – ha spiegato Fassina – se riteniamo vi siano le condizioni per rilanciare il governo o, se le condizioni non ci sono, dobbiamo avere il senso di responsabilità nei confronti del Paese di dire che si va a elezioni». Per Matteo Orfini (Pd) «il punto non è chi sta a Palazzo Chigi, ma cosa fa il governo. Per salto di qualità serve un radicale ripensamento della strategia sulla crisi», ha scritto su Twitter (fonte Repubblica).