Teatro di Roma: Ninni Cutaia direttore fino al 2018

“Questa è una nuova sfida per immaginare un teatro che sia anche altro. Inventeremo un nuovo modo di percepire il teatro nella Capitale: attento alla varietà dei linguaggi espressivi e alle diverse generazioni”. Parola di Ninni Cutaia nominato ufficialmente nuovo direttore del Teatro di Roma per il quadriennio 2014-2018.

“La nomina di Ninni Cutaia conferisce professionalità e autorevolezza a una delle istituzioni culturali più importanti della città”, commenta in una nota il sindaco di Roma Ignazio Marino a seguito della presentazione del nuovo direttivo del teatro, perché: “il suo apporto, insieme a quello del nuovo cda presieduto da Marino Sinibaldi, rappresenta una garanzia per la valorizzazione del Teatro di Roma e dimostra la ferma intenzione di questa amministrazione di procedere a scelte nel segno della competenza”. Ninni Cutaia, ex direttore del Teatro Stabile di Napoli e dell’Eti, è stato nominato nuovo direttore del Teatro di Roma all’unanimità dal consiglio di amministrazione presieduto dal presidente Marino Sinibaldi e composto dai consiglieri Nicola Fano, Carlotta Garlanda, Mercedes Giovinazzo e Francesco Saverio Marini.

 “La situazione è difficile, sale la povertà, scendono i consumi culturali. Eppure, proprio per il perdurare della crisi, la cultura è necessaria. Vitale. Essenziale. Come bere, come respirare”, dice l’Assessore alla Cultura della Regione Lazio Lidia Ravera in occasione della conferenza stampa di presentazione del nuovo direttivo del Teatro di Roma. “Del teatro abbiamo bisogno”- prosegue Marino Sinibaldi– “Soprattutto di un teatro che parli del tempo presente, delle sue contraddizioni, della sua crisi, ma anche delle nuove voci, idee, visioni che animano la realtà”. E l’Assessore alla Cultura del Comune di Roma Flavia Barca aggiunge:”Le persone che oggi assumono la responsabilità del Teatro di Roma sono professionisti selezionati come accade con le procedure degli avvisi pubblici: per competenza, impegno, visione, nella trasparenza e nell’onestà”, e poi conclude augurandosi che: “il Teatro di Roma diventi Teatro Nazionale, un punto di riferimento per la scena teatrale internazionale, che dia sempre maggiore spazio ai nuovi talenti, alla danza, alla formazione, alla contaminazione dei linguaggi. Auguro al nuovo Consiglio d’amministrazione del Teatro di Roma e al nuovo Direttore artistico un buon lavoro”.

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