Alla terza volta è Li Na

La campionessa cinese, già vincitrice al Roland Garros 2011, conquista finalmente lo Slam australiano sconfiggendo la sorprendente slovacca Cibulkova. Un cammino trionfale dopo il match point salvato al terzo turno. Domani alle 9 e 30 italiane finale maschile Nadal-Wawrinka

Nella dicitura sul logo dell’Australian Open trovate scritto, in basso, The Grand Slam of Asia/Pacific. E’ stata un’operazione di marketing, utile a coinvolgere una parte del mondo che negli ultimi anni ha vissuto un’impetuosa crescita a livello economico. Gli australiani avevano addirittura provato nel recente passato ad effettuare dei collegamenti con Shanghai e Pechino dopo le principali partite, per coinvolgere il pubblico di appassionati e fare sentire il loro Slam come se fosse davvero quello di un’area molto più grande. A soccorrerli nei loro sforzi è giunta da qualche anno la giocatrice ideale in tal senso. Esplosa tardi ma determinata e ricca di soluzioni, specie dalla parte del rovescio, Li Na era arrivata già ad un passo dalla coppa nel 2011. Vinto il primo set, aveva dovuto cedere il passo a Kim Clijsters. Battuta dalla stessa belga l’anno successivo negli ottavi malgrado quattro match point a favore, nel 2013 si è ripresentata in finale, stavolta opposta a Vika Azarenka. Aveva ancora conquistato la prima frazione, ma all’inizio del secondo, presa in contropiede da un colpo della bielorussa, era caduta infortunandosi alla caviglia. Rimasta in campo aveva continuato a lottare, ma finendo col perdere. {abs1} Quest’anno si è ripresentata a Melbourne tra le favorite, ma è incappata in una pessima giornata al terzo turno. Lucie Safarova ha avuto match point nel secondo set, ma il suo colpo è caduto a soli cinque centimetri dalla riga, consentendo alla cinese di rimontare. Da allora Li Na è stata inarrestabile, sorvolando il tabellone che l’ha opposta a Makarova, Pennetta e Bouchard, una dopo l’altra.
In finale l’ha raggiunta la sorpresa del torneo, Dominika Cibulkova, che aveva eliminato durante il cammino una Maria Sharapova in condizioni precarie ed Agnieszka Radwanska, incapace di recuperare, a livello fisico e mentale, dopo la vittoria sulla Azarenka.

La partita di oggi è durata l’ora e dieci di un combattuto primo set, nel corso del quale la cinese si è portata in vantaggio, si è fatta recuperare, ha servito sul 6-5 commettendo però doppio fallo sul set point, ma è riuscita a chiudere al tie break. Il secondo set è stato invece una passerella, con Li Na in pieno controllo e la Cibulkova già soddisfatta del risultato conseguito. 7-6 6-0 il punteggio finale a favore della testa di serie numero 4, che ha marcato la propria superiorità mettendo a segno il triplo di colpi vincenti. E’ in ogni caso degno di nota come una ragazza ufficialmente alta 1,61 sia riuscita a spingersi ad una finale Slam. Il fisico ne penalizza l’efficacia del servizio, il mortificante 5/24 sulla seconda di oggi lo dimostra, ma da lunedì sarà la numero 13 del mondo.
Quanto alla Li Na, ha conquistato il suo secondo major, dopo il Roland Garros strappato a Francesca Schiavone nel 2011, e dopodomani sarà al terzo posto, a soli 11 punti dalla Azarenka. Grande merito va al lavoro di Carlos Rodriguez, storico allenatore di Justine Henin, che segue la cinese da un anno e mezzo.

Non è stato un torneo francamente memorabile, Serena Williams ha perduto qui per il terzo anno di fila a cavallo fra le due settimane, limitata da guai fisici. Maria Sharapova ha dimostrato di essere lontana dalla miglior condizione dopo il lungo stop. Vika Azarenka ha pagato il desiderio di riscatto di una Radwanska poi caduta all’ostacolo successivo. Il nome di Li Na sull’albo d’oro è però pienamente all’altezza, giustizia è fatta dopo lo sfortunato epilogo del 2013.

Il 16enne tedesco Alexander Zverev e la 17enne russa Elizaveta Kulichkova hanno conquistato i titoli juniores.

 

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