News – Datagate, imposti limiti allo spionaggio
WASHINGTON – La raccolta di megadati da parte delle agenzie di intelligence statunitensi è autorizzata solo in sei casi. Lo prevede il nuovo decreto della Casa Bianca sulla riforma della Nsa, il servizio segreto al centro dello scandalo sollevato dalle rivelazioni dell’ex collaboratore Edward Snowden, illustrato oggi dal presidente Barack Obama.
I casi previsti sono: spionaggio e altre minacce e attività dirette da poteri stranieri e i loro servizi di intelligence contro gli Stati Uniti e i loro interessi; minacce terroristiche agli Usa e ai loro interessi; minacce agli Usa e ai loro interessi poste dallo sviluppo, possesso, proliferazione o uso di armi di distruzione di massa; minacce alla cybersicurezza; minacce agli Usa, alle Forze Armate alleate o altro personale militare americano o alleato; minacce criminali internazionali inclusi finanziamenti illeciti e evasione delle sanzioni.
Parlando davanti al dipartimento di Giustizia, Obama ha ricordato che «attraverso la storia americana, sin dalla sua nascita, l’intelligence ha sempre difeso la sicurezza e la vita di tante gente. Durante la guerra mondiale, e dopo ci ha difeso da nuove minacce». «Lo spionaggio elettronico – ha rivendicato – ha impedito svariati attacchi e salvato vite innocenti, non solo negli Stati Uniti, ma nel resto del mondo». Ora, ha proseguito, «nuove minacce che vengono dalla rete chiedono nuove politiche e nuove regole legali», anche perché «dopo essere diventato presidente ho mantenuto un sano scetticismo sui nostri programmi di sorveglianza». In particolare d’ora in poi «per stabilire le intercettazioni serve il via libera della Corte o reali motivi di grande emergenza».
Il presidente ha spiegato quindi che gli Stati Uniti intendono limitare il controllo ai danni di leader stranieri e ha chiesto la creazione di una nuova commissione che faccia da garante del pubblico nei casi affidati a una speciale corte segreta che regola la raccolta dell’intelligence (fonte Repubblica).