Roma e Milano agganciano la vetta
Riparte il girone di ritorno di legabasket e subito si riforma un quartetto al vertice a quota ventidue grazie alle sconfitte delle capoliste Brindisi e Cantù e alle vittorie di Roma e Milano che tornano al vertice dopo un inizio di stagione non facile. Ad una lunghezza di distanza Sassari e Siena caduta rovinosamente a Cremona e sempre più in confusione dopo la partenza di Hackett.
Riparte il girone di ritorno di legabasket e subito si riforma un quartetto al vertice a quota ventidue grazie alle sconfitte delle capoliste Brindisi e Cantù e alle vittorie di Roma e Milano che tornano al vertice dopo un inizio di stagione non facile. Ad una lunghezza di distanza Sassari e Siena caduta rovinosamente a Cremona e sempre più in confusione dopo la partenza di Hackett. Nel big-match del Mediolanum Forum l’Armani Jeans ha strapazzato Brindisi (89-65) in una gara senza storia e chiusa già nel primo quarto dove Milano ha allungato a più 19 (32-13), complici le accelerazioni di un ispiratissimo Gentile (13p) e ad un implacabile Langford (20p) infallibile dal campo e vero e proprio rebus per la corazzata di coach Piero Bucchi che è affondata senza nemmeno reagire. Milano sembra la formazione più completa è accreditata in questa fase del torneo, con un roster stellare e abituato anche ai grandi palcoscenici che contano in Europa in cui sta lottando per una possibile qualificazione nelle top 16. Battuta di arresto anche per Cantù sconfitta di misura dopo un tempo supplementare al PalaCarrara di Pistoia (82-77), campo difficile di una matricola sempre più a proprio agio nella massima serie e vicina alla salvezza con i suoi 14 punti. Per gli uomini di coach Moretti in gran spolvero l’intero pacchetto a stelle e strisce con Wanamaker (16p), Washington (15p), Gibson (17p) e Johnson (16p) che ha ribattuto colpo su colpo ai tentativi di allungo canturini ispirati da un ottimo Ragland (19p) e dal solito immenso Aradori (18p), traghettando il match verso un convulso finale dove un pubblico scatenato ha ottimamente recitato la parte del sesto uomo. Finalmente vittoriosa tra le mure amiche Roma torna in vetta asfaltando Montegranaro (88-70) in debito di ossigeno dopo due quarti combattuti e incapace di rispondere alle rotazioni dei capitolini sapientemente gestite da coach Dalmonte, con minutaggi che raramente eccedono i trenta minuti. Coperta corta, invece per Charlie Recalcati chiamato a gestire pochi effettivi e poco talento, con una situazione in classifica sempre più traballante, dopo le vittorie di Pesaro e Cremona. Preoccupante anche il trend di una Montepaschi allo sbando, trafitta dalla Vanoli (72-68) e incapace di gestire il finale di un match ampiamente alla sua portata. Woodside (19p) e Jackson (16p) si sono infilati nel burro scavando il solco che ha deciso la gara, con Siena incerta e sprecona nell’abusare dei tiri dalla lunga (4 su 22) e costretta a forzare in attacco. Serve una mente che tolga dal caos coach Crespi alla prese con una stagione al ribasso e, visto il budget di quest’anno, difficilmente raddrizzabile. Si avvicina al trenino che conta anche Sassari che in un match incandescente è riuscita a superare un’ottima Granarolo (90-87) chiamata ad una prova di orgoglio dopo le ultime disastrose uscite. Sassari ringrazia il duo esplosivo Green&Green autori delle bombe che hanno deciso il match nel quarto decisivo, con Marques (19p e 5/8 da tre) e Caleb (20 con 3/7 da tre), mentre Bologna esce a testa alta e con qualche rammarico dopo una prestazione tosta con i due fenomeni Hardy (28p) e Walsh (26p) autori di una prova monumentale ai quali manca sempre un supporto adeguato di un roster poco offensivo sotto le plance. Si avvicina alla zona celeste anche Venezia, settima a 18 punti, che liquida la pratica Caserta (73-60) in poco più di un quarto con una difesa e asfissiante che ha limitato Brooks (2p) e costretto gli uomini di coach Molin ad un misero 34% dal campo, mentre Taylor (22p) ben supportato da Linhart (10p e 10r), Rosselli e il solito Smith (10p) hanno chiuso di fatto un incontro senza storia che proietta meritatamente l’Umana nella zona playoff.
Vittoria importante della Cimberio Varese che viola il PalaBigi di Reggio Emilia (73-80), che rimane a quota 16, e raggiunge il Avellino, Pistoia, Caserta e Bologna a quota 14 allontanandosi dalla zona a rischio. Grande ultimo quarto per gli uomini di Frates chiuso sul 27 a 13 e grande prova di orgoglio di Clark (22p) e Sakota (10p) abili a riaprire e chiudere una partita compromessa dopo tre quarti mediocri, mentre Reggio Emilia è arrivata scarica e con eccessive tossine convinta troppo presto di aver archiviato la pratica. Torna al successo la cenerentola Pesaro che tra le mura amiche ha superato la Sidigas Avellino (88-82) dopo quaranta minuti tirati e nervosi, con un Turner (20p) chirurgico e Anosike (18p e 22r) sempre più signore degli anelli e devastante nell’aria pitturata dove la Libertas ha costruito la sue terza vittoria stagionale. Nel Prossimo turno è sfida al vertice al Pianella tra Cantù e Sassari, Roma sarà in scena a Brindisi, con Milano attesa a Masnago in un attesissimo e infuocatissimo derby.